Morbidelli rimane fuori dai punti a Shanghai
Il pesarese non ha capito i motivi della scarsa competitività della sua Cruze nel round cinese
La prima corsa del WTCC a Shanghai è stata particolarmente noiosa, ovviamente tranne che per Citroën Racing: grazie al "poker" guidato dal leader del campionato José Maria Lòpez, la casa francese si è aggiudicata come previsto il titolo costruttori FIA WTCC 2014. Gianni Morbidelli piuttosto che annoiarsi ha sofferto, più impegnato a lottare col sottosterzo che ha rovinato la competitività del suo fine settimana a Shanghai che con gli avversari. Ha concluso la corsa undicesimo, dietro alla Honda Civic di Mehdi Bennani, poi vincitore di una incerta e sorprendente gara due.
Gara due che per Morbidelli ha avuto come solo episodio di rilievo il contatto con l'ex-campione del mondo WTCC Rob Huff al quarto giro, mentre i due si disputavano la dodicesima posizione. La direzione gara ha assegnato un drive-through alla nera Chevrolet Cruze numero dieci e col distacco salito attorno al minuto è andata in archivio ogni speranza di finire la domenica con almeno qualche punticino utile per la classifica: Morbidelli ha terminato tredicesimo.
"Le due gare in Cina che ci siamo appena messi alle spalle dapprima ci hanno riservato una bella sorpresa a Pechino, dove siamo stati molto più competitivi del previsto ed ho sfiorato il podio, poi una sorpresa molto brutta a Shanghai dove invece è successo il contrario. Per quanto riguarda la seconda trasferta: è stato un weekend deludente, privo di competitività, nemmeno a sprazzi. E tutto nel più totale mistero: non abbiamo capito il perché! Non c’è tanto da aggiungere, ci rimane solo da analizzare i dati nella speranza di capirci qualcosa e di trovare risposte a quanto accaduto ieri e sabato" ha detto "Morbido".
"E’ evidente che da parte mia c’è preoccupazione perché non mi era mai capitato di essere in tale difficoltà da inizio stagione. Ancora una volta voglio ringraziare il caloroso sostegno dei tanti ospiti invitati alla gara dalla Camozzi Cina e lo stesso Marco Camozzi che ci ha onorato della sua presenza in pista a Shanghai. Per tutti loro avrei voluto ricambiare il supporto con un buon risultato, ma purtroppo non sono riuscito nell’intento, nonostante né io né il team abbiamo mai minimamente risparmiato nell'impegno..." ha aggiunto.
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