E' stato l'ultimo pilota capace di battere
Yvan Muller nel
WTCC, ma ad oggi
Gabriele Tarquini è ancora senza un volante per la stagione 2012. L'ex campione del mondo viene da una stagione non troppo esaltante con la
Seat Leon della
SunRed e per continuare vorrebbe trovare una sfida in grado di dargli nuovi stimoli.
Poteva esserlo la
Volvo, con cui ha anche corso quest'anno nell'
STC, ma lo stesso pilota italiano ha ammesso che i contatti per prendere parte al campionato insieme sono cessati: "
La Volvo ha un grande potenziale, il telaio è molto buono così come il motore, e credo che questa potesse essere la migliore opportunità per provare a competere contro le Chevrolet" ha detto a
TouringCarTimes.
"
Eravamo vicini ad un accordo per fare insieme il prossimo campionato, ma poi qualcosa è cambiato da parte loro. Il piano ha subito un arresto ed hanno smesso di parlare con me. Al momento quindi non so cosa faranno in futuro" ha aggiunto.
Nel 2012 nel
WTCC dovrebbe arrivare anche la
Ford con la
Arena Motorsport e anche questa potrebbe essere un'alternativa: "
Sto parlando con la Ford, però non conosco il livello del team e neanche quello della vettura perchè ultimamento non ho seguito il BTCC. Il WTCC però sarà una nuova esperienza per il team, che quindi avrà bisogno di tempo per essere competitivo. Potrebbe anche volerci mezzo campionato".
L'anno prossimo potrebbe esserci anche un piccolo rientro della
Seat, che potrebbe anche appoggiare il programma della
SunRed, ma Gabriele sembra piuttosto scettico riguardo al potenziale della
Leon, arrivata secondo lui alla fine del suo ciclo.
"
Forse se la Seat Sport tornare a dare il suo supporto ai team clienti avrei più chance di lottare per la vittoria, ma la Leon ormai è vecchia e non credo che abbia il potenziale per battere la Chevrolet. Non posso sapere come sarebbe il motore sviluppato internamente, forse sarà migliore di quello della SunRed" ha detto a riguardo.
Il
"Cinghio" però ha voluto dare anche merito alla sua squadra per il lavoro fatto in questa stagione: "
A dire la verità sono rimasto molto sorpreso dal potenziale del nostro motore, soprattutto se si pensa alle poche risorse a disposizione per progettarlo. Il problema è che non è stato possibile svilupparlo, perchè per farlo servono molti soldi".
Il concetto finale quindi è semplice e chiaro: "
Per lottare ho bisogno di motivazioni. Non sono più giovanissimo, ma penso di essere ancora veloce come due anni fa. Però non mi interessa continuare a lottare per la quinta o la sesta posizione".
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