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Muller: "Con Huff sarà battaglia fino a Macao"

Il francese della Chevrolet festeggia il terzo titolo Costruttori e analizza la sfida iridata con Rob

Muller:
La trasferta di Suzuka non ha cambiato la situazione nel Mondiale Turismo: Rob ed io siamo ancora a pari punti dopo i due Round giapponesi, mentre il team Chevrolet ha centrato il titolo Costruttori. Si tratta del terzo alloro in tre anni: questo risultato credo che sia l’espressione dell’ottimo lavoro che abbiamo svolto in questo ciclo vincente che è stato ricco di soddisfazioni. TERZO TITOLO COSTRUTTORI La Chevrolet ci teneva a chiudere l’avventura nel WTCC con un altro successo: il titolo Costruttori è arrivato con grande anticipo sulla fine della stagione. Adesso spero di regalare alla Casa del Cravattino anche il mio terzo mondiale piloti di seguito. Non sarà facile perché Huff farà il possibile per rendermi dura la vita fino a Macao: questo è un campionato che si decide sempre negli ultimi giri dell’ultima gara. La battaglia mi esalta, non vedo l’ora di tornare in pista. A SUZUKA SORPASSI IMPOSSIBILI Vi avevo anticipato che la pista non permetteva i sorpassi. A Suzuka c’era tanta gente che aspettava il WTCC e il debutto della Honda Civic. L’impianto giapponese è degno della Formula 1 che ospita, ma il Gran Premio non si disputa sullo stesso tracciato: la pista che abbiamo usato noi è inadeguata a una corsa con validità mondiale. Spero che gli organizzatori l’abbiano capito e il prossimo anno ci facciamo gareggiare sul più eccitante e selettivo tracciato lungo. UN CENTESIMO DALLA POLE L’aspetto principale del week end, dunque, era conquistare la pole position, perché sul tracciato corto non ci sono significativi punti di sorpasso e partire davanti voleva dire avere in pugno il risultato di Gara 1. Menu in qualifica mi ha battuto per un centesimo, un niente. IN GARA 1 HO GUADAGNATO PUNTI Quando ci sono distacchi così ridotti non si può parlare di errori, perché le differenze non sono quasi misurabili. Ero soddisfatto del secondo posto in griglia perché ero comunque davanti a Rob, ma ero consapevole che sarei dovuto scattare dalla parte sporca della pista e poteva essere un rischio. In Gara 1 mi sono impegnato al mio massimo per cercare di mettere in crisi Alain, ma non c’è stato niente da fare, perché Menu davanti non ha commesso errori. ALAIN NON HA NIENTE DA PERDERE Se avessi voluto attaccare avrei dovuto usare le maniere forti: ho già preso un paio di drive through nel corso della stagione e non mi posso permettere un’altra penalità se voglio puntare al terzo titolo mondiale. Devo dire che il secondo posto mi stava bene perché Alain a Suzuka va fortissimo. Inoltre si trova nella posizione di chi non ha niente da perdere e può andare sempre all’attacco per sfruttare al massimo il potenziale della Chevrolet Cruze. Io, invece, devo stare attento a non commettere errori e devo controllare cosa fa Rob. DI NUOVO IN PARITA’ CON ROB Con l’inversione della griglia di partenza dei primi dieci, in Gara 2 sono partito nono e sono arrivato sesto: ho controllato Alain al via e poi siamo rimasti nel trenino. Huff si è ripreso i punti che gli avevo guadagnato e così ci troviamo nuovamente in parità. Alain è troppo distaccato per rientrare nella battaglia: è un compagno di squadra che rispetto, ma è anche un avversario molto tenace: so che non ci regalerà niente e non penso che voglia aiutare Rob piuttosto che me, farà la sua gara fino in fondo. ANDIAMO A SHANGHAI La prossima settimana torneremo in Oriente: saremo a Shanghai che è una nuova pista per il WTCC. Non la conosco, ma sarà una novità per tutti. In Cina vado per dare il mio meglio, ma in questa fase della stagione non mi interessa vincere a tutti i costi, l’obiettivo è centrare il titolo. Cercherò di stare davanti a Rob per riguadagnare qualche punto utile prima di Macao. Io ci provo sempre, non mi arrendo mai, ma quest’anno Huff è un avversario molto coriaceo, solido anche psicologicamente. Sarà una bella battaglia per chi vorrà seguirci…

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