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Tarquini: "Cresciamo bene e rapidamente"

Il veterano di Giulianova fa un'analisi a tutto tondo del Mondiale 2014, parlando di Honda, Citroen e piste...

Tarquini:
Qualcuno lo ha soprannominato l'highlander del WTCC. Dall'alto dei suoi 52 anni (li compirà domani) Gabriele Tarquini si appresta ad affrontare una stagione ricca di novità, al volante della nuova Honda Civic TC1 del team Castrol. L'auto degli italo-giapponesi della JAS Motorsport, ancora una volta, sta crescendo giorno dopo giorno grazie alle sue indicazioni. Un'esperienza talmente ampia che, obbligatoriamente, lo proietta di diritto nell'elenco dei candidati al Titolo Turismo 2014. Dopo i test al Paul Ricard di Le Castellet abbiamo incontrato il pilota di Giulianova, più sereno e carico che mai. Da quando hai iniziato a provare con la Honda nel 2012 hai sempre sostenuto di essere il papà della Civic; oggi è nata la sua sorellina, la nuova TC1, hai intenzione di sfornare "figlie" ancora per molto? "Beh, questa è arrivata anche grazie ad un piccolo aiuto di Tiago Monteiro, che mi ha dato una mano fin dal primo test. E' una piccola molto difficile da gestire, siamo partiti completamente da capo e, non avendo alcun dato di comparazione con la precedente versione, abbiamo faticato a scoprirne ogni segreto. Io ho accumulato parecchia esperienza nel motorsport, ma qui siamo molto lontani dai mondi della F1 o dei prototipi e, soprattutto, dal progetto della Civic 2013. Abbiamo bisogno di fare più Km possibili per poter avere un quadro della situazione completo. Ho parlato con meccanici e tecnici fornendo loro alcune indicazioni su come, secondo me, si poteva procedere nello sviluppo; per ora posso dire che l'auto sembra nata bene, è bella e ha un buon potenziale che dobbiamo cercare di sfruttare al meglio." Come sono andati questi test a Le Castellet? "Direi piuttosto bene, ci siamo trovati a provare in varie condizioni. Per noi era fondamentale accumulare dati e capire come reagiva la vettura alle modifiche, purtroppo sono cose che puoi vedere quando corri sull'asciutto. Abbiamo avuto un giorno completamente bagnato, ma questo non ci ha rallentato più di tanto perchè è stato utile anche per provare l'assetto da pioggia. Nell'ultimo giorno di test ho fatto un piccolo errore e ho sbattutto, ma non è stato nulla di grave. Al pomeriggio ho passato molto tempo ai box perchè abbiamo fatto le ultime modifiche radicali fra un giro e l'altro. Nelle ultime tornate è venuto fuori un crono davvero interessante e penso che a Valencia ci presenteremo in forma per poter completare il nostro programma di sviluppo in vista di Marrakech." Come vedi la Citroen? "Hanno praticamente 6 mesi di vantaggio e questo gli ha consentito di essere davanti, almeno per ora, in pista. Ma l'esperienza di gestione di un team è molto diversa rispetto al mondo dei rally, qui sta a noi dimostrare di essere avanti. Con noi tornerà Giancarlo (Bruno, come annunciato in esclusiva qualche giorno fa, ndr), siamo una squadra forte e completa e l'abbiamo dimostrato proprio qui al Paul Ricard. La Citroen viene a Le Castellet fin dalla scorsa estate e conosce questa pista come le proprie tasche, noi non eravamo mai stati qui: il primo giorno avevamo oltre un secondo di ritardo, ma in pochissimo gli siamo arrivati sotto, quasi 3 decimi, quindi sono fiducioso." Come ti è sembrata la C-Elysée, hai provato a seguirla? "Evidentemente erano preparati a questa mossa perchè in pista ci siamo incrociati diverse volte, ma se io li aspettavo alzando il piede dall'acceleratore restavano dietro, oppure mi superavano ma poi rientravano subito ai box. Stessa cosa succedeva quando li raggiungevo io, il rientro in pit-lane era quasi automatico oppure rallentavano talmente tanto che dovevi superarli obbligatoriamente, in pista non puoi andare ai 50Km/h. Chiaramente Lopez, Muller e Loeb avevano avuto l'ordine di non farsi seguire per nessun motivo!" A proposito di Loeb, come lo vedi? "Difficile per lui confrontarsi in questa serie. All'inizio farà fatica, secondo me, ma ha un potenziale enorme e una macchina molto competitiva e sono convinto che lo vedremo a podio qualche volta. Al Mondiale non deve pensare, ma alcune gare credo che le vincerà senz'altro." Quest'anno ci sono piste nuove, quali sono le tue preferite? "Quella argentina è stupenda, davvero una gran bella struttura, peccato solo che sia in mezzo al deserto e, oltre alla gran quantità di polvere in pista, è difficile da raggiungere. Sonoma è fra le mie preferite, molto tecnica con questi saliscendi continui. Ritroveremo Spa, sulla quale non c'è nulla da dire, parla la sua storia, mentre Suzuka l'affronteremo nel suo layout originale, sono uno dei pochi ad averci già corso e Alessandro Mariani ha già detto che se non vinco lì mi straccia il contratto!" Abbiamo perso Monza però... "Con tutto il rispetto per gli organizzatori, a me il circuito brianzolo non piace più come una volta, da quando hanno ridisegnato la prima variante e Lesmo. E' un terno al lotto, dopo la partenza c'è questo imbuto improbabile dove i casi sono due: o incroci le dita, sperando di non finire nel mirino di qualche tuo avversario, perchè non c'è spazio per tutti, oppure, se sbagli, tagli la variante prendendoti in automatico una penalità. No, mi dispiace, si spendono soldi per iscriversi ad una gara e farla tutta, non per sperare di riuscire ad iniziarla; non ha senso correre in queste condizioni." Quindi attenti anche a Marrakech, dato che solo 7 giorni dopo sarete di nuovo in azione... "Anche quello è un tracciato che andrebbe rivisto: ci sono poche vie di fuga e muretti altissimi che sono trappole per tutti. L'anno scorso ho sbattutto distruggendo l'auto, la stessa cosa è successa a Tiago, anche se, a differenza sua, 12 mesi fa io timbrai la Pole Position! Scherzi a parte, si dovrà fare molta attenzione, l'obiettivo primario sarà portare a casa la vettura, se vieni coinvolto in un incidente il rischio è di saltare la seconda gara e in questo momento non è assolutamente ammissibile, soprattutto in ottica campionato." In bocca al lupo Gabriele e... facci sognare! "Crepi, ma possibile che sia uno di 52 anni a dover fare sognare gli italiani dei motori...?" In effetti, non ha tutti i torti... Foto: DPPI

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