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Suzuka, Gara 2: Tom Coronel fa il Samurai e vince!

Battuto di pazienza Mehdi Bennani, Monteiro a podio per un soffio. Out Muller e Michelisz al via.

Nemmeno il tempo di scendere dalle auto, che a Suzuka si spegnevano già i semafori per il via di Gara 2 del WTCC. Tom Coronel vince una manche condotta molto intelligentemente: l'olandese, partito in prima fila al fianco di Mehdi Bennani, ha atteso pazientemente due terzi di gara per superare il marocchino, il quale ha commesso un lieve errore al 17° giro, dando il via libera al pilota della BMW-Roal, che ha preso il largo andando a vincere con 2"259 sull'avversario. "Sono davvero contento - ha dichiarato a fine gara un raggiante Coronel, indossando una fascia da Samurai in testa - Sapevo di essere più veloce, ma non dovevo avere fretta. Ho visto che Bennani aveva problemi con le gomme posteriori, perchè ad ogni curva era al limite. Ho atteso il momento giusto, ed eccomi qui, per la terza volta nella mia vita, sul primo gradino del podio di Suzuka!" Bennani comunque non è rimasto deluso dal risultato, anzi: tutti i membri del Proteam Racing si sono congratulati tra loro, quando la BMW del marocchino ha tagliato il traguardo. "Se sono contento del podio o deluso per la vittoria sfumata? No, sicuramente sono contento. Anzi, contentissimo. Prima di tutto perchè c'è la bandiera del mio paese sul podio, in una competizione mondiale. Poi perchè mi sono trovato a lottare con i migliori piloti della categoria, il che è una grande soddisfazione per un team privato e piccolo come il nostro. La vittoria arriverà, ne sono certo, ma già essere qui oggi, davanti a questi grandi avversari, è una gioia immensa." Terzo sul podio, per un soffio, Tiago Monteiro: il portoghese della Honda-Castrol è arrivato sul traguardo procedendo lentamente, ma il suo compagno di squadra, Gabriele Tarquini, si è comunque classificato quarto per 7 decimi, seguito da vicino dalle Chevrolet di Nash e Chilton. Settimo Charles Ng, autore di una grande partenza dalla 13a piazza in griglia, il quale ha preceduto il campione uscente Rob Huff, dopo una gara in piena lotta tra la BMW del pilota di Honk Hong e la Seat del britannico. Dietro a loro un trenino formato da Basseng, D'Aste, O'Young, Thompson, MacDowall, Monje e Munnich, che fino all'ultimo non si sono risparmiati colpi e, anzi, per la seconda metà di gara sono stati i piloti che hanno ravvivato la situazione, dato che molte posizioni erano "congelate". A pieni giri anche le new-entry Taniguchi, Kano e Badaraco, a un giro Ng (preceduto da Kozlowskyi) e a tre giri Ho. Out Izawa, Boardman, Yoshimoto, Oriola, Mak, De Souza e i due protagonisti di Gara 1, Michelisz e il neo-campione Muller. LA GARA. Partenza caotica a centro gruppo: mentre Bennani mantiene la posizione su Coronel, seguito da Tarquini, Monteiro, Oriola, Nash e Chilton, contatto tra la Honda di Norbert Michelisz e Yvan Muller, con la Chevrolet RML del francese che schizza verso sinistra, attraversando tutta la pista, distrugge un cartellone pubblicitario in polistirolo sull'erba e impatta contro il guard rail. Ritiro per entrambi e corsa che perde due importanti protagonisti. Grande via per Charles Ng che dopo poche curve si ritrova settimo, mentre Bennani e Coronel guadagnano costantemente sulla coppia Honda-Castrol Tarquini-Monteiro. I sorpassi (e i tentativi) sono di fatto neutralizzati per diversi giri a causa delle bandiere gialle, espote per recuperare la Cruze di Muller, e anche per un'uscita di pista di Mak, che si insabbia e prolunga lo sventolamento da parte dei commissari. Al settimo giro, alla curva 1, grande polverone sollevato dalla Lada di Kozlovskyi, che finisce largo toccato da Yoshimoto, mentre al dodicesimo giro, sempre nello stesso punto, Huff supera Charles Ng. Intanto, Monteiro supera Tarquini e prende il largo sul compagno di squadra. Davanti, la pazienza di Tom Coronel viene premiata alla diciassettesima tornata, quando Bennani allarga troppo la traiettoria alla staccata della prima curva, lasciando lo spazio all'olandese che non ci pensa troppo e si infila all'interno, guadagnando subito metri preziosi. I restanti 9 giri sono appannaggio del gruppo che lotta per la decima posizione: Thompson è vistosamente più lento di Basseng, che lo tallona assieme a D'Aste, O'Young e Monje. Al 24° giro si aggiunge a loro anche MacDowall, che in quel momento era comodamente nono, ma finisce largo alla Curva 1 e rientra in coda al quintetto. All'ultimo giro Thompson viene superato da tutti, tranne che dalla Chevrolet-Bamboo. Bandiera a scacchi che accoglie un festante Tom Coronel e un altrettanto felice Mehdi Bennani, con brivido finale per Tiago Monteiro che rallenta vistosamente per un problema tecnico, ma riesce a conquistare il terzo posto in extremis. WTCC che tornerà in azione tra oltre un mese: teatro della penultima gara stagionale sarà lo Shanghai International Circuit, in Cina, il 2-3 Novembre.

WTCC SUZUKA - Gara 2

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