Ryo Michigami racconta il suo debutto nel WTCC
A Motegi il giapponese Ryo Michigami ha avuto la possibilità di debuttare nel WTCC con la Honda ufficiale: questo è il suo racconto del weekend.
Foto di: FIA WTCC
Ryo Michigami ha fatto il proprio debutto ufficiale nel FIA World Touring Car Championship con la Honda Civic WTCC ufficiale.
Al Twin Ring Motegi il giapponese ha terminato le qualifiche del sabato con il 15° tempo, mentre domenica ha tagliato il traguardo 11° nella Opening Race e 17° nella Main Race.
Ecco il racconto del weekend di casa vissuto dall'esperto pilota giapponese.
“Quando la Honda mi ha chiesto se volessi correre nel WTCC è stato un grande orgoglio e sono a tutti molto grato per aver creduto in me. E’ accaduto tutto solo due mesi fa e ovviamente ero un po’ preoccupato di ciò che potessi fare qui”.
“Abbiamo svolto dei test a Barcellona e Okayama, sapevo che sarebbe stato difficile perché sono gare alle quali non sono abituato. Tutto è andato bene nelle prove e ho imparato molto sulla vettura, poi quando sono arrivato a Motegi mi sono subito reso conto delle diversità fra me e gli altri riguardo l’uso delle gomme e delle traiettorie. Tutto per me era una novità e ottenere risultati in queste condizioni non è affatto semplice”.
“Mi sono fatto un’idea di come potessi andare osservando gli altri e ci sono un paio di cose che mi hanno colpito. Il mio ingegnere mi ha dato alcuni consigli, ma ovviamene non si può imparare tutto in un unico giorno”.
“Le qualifiche sono state complicate, ma partire dal fondo mi ha dato l’occasione di osservare gli altri, imparare le loro traiettorie e di provare a migliorare".
"Nella prima gara ho rimontato dal 15° posto e sono molto contento, anche perché non ho avuto tempo per abituarmi alla macchina e conoscerla al meglio. Mi sono divertito molto".
"Nella Main Race la cosa più dura è stata la gestione delle gomme, specialmente dopo i primi cinque giri, l'auto soffriva di sottosterzo. Ho lottato con Gabriele Tarquini, ci sono stati contatti e sorpassi, debbo dire che dopo tre anni di assenza dalle piste me la sono passata proprio bene".
"In macchina faceva un caldo terribile, anche l'acqua si scaldava e oltretutto avevo la tuta fradicia. Ho sofferto tantissimo, non c'era aria, a fine gara sono andato al centro medico per farmi visitare perché stavo malissimo".
"Comunque mi sono divertito tanto. Per una prossima volta mi servirà più tempo per imparare, i piloti del WTCC hanno tante idee e strategie che mettono in pratica nelle qualifiche e in gara, io certe cose non le conosco".
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