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Muller: "Perché hanno penalizzato soltanto me?"

Il francese sanzionato dopo la toccata data a Michelizs ha subito una botta da Tarquini

Muller:
Immagino che ci sarà curiosità nel voler sapere cosa penso del debutto allo Slovakia Ring. In Gara 1 ero partito bene e avevo preso il giusto ritmo per conservare le gomme, perché su questa pista molto interessante bisogna essere bravi a non fare emergere l'usura troppo presto. Il tracciato è divertente ed impegnativo, ma al quarto appuntamento non sono riuscito a vincere nemmeno una gara. Ho toccato Norbert Michelisz: ero nettamente più veloce di lui in curva, mentre la sua Bmw 320 TC è andata in sovrasterzo. Il contatto a quel punto era inevitabile perché ha cercato di restare in traiettoria: il risultato è che lui è finito in testacoda e io sono stato punito dai commissari sportivi con un drive through. DECISIONE TROPPO DURA Io credo che il provvedimento che è stato preso ai miei danni sia stato esagerato rispetto ai fatti: basta guardare gli altri incidenti che hanno caratterizzato questo inizio di campionato per vedere che non sono mai state prese decisioni così drastiche come nei miei confronti. Il contatto c'è stato: questo non l'ho mai negato, ma non mi è sembrato che ci sia sempre lo stesso metro di giudizio. TROVATO UN BUON ASSETTO Peccato, perché nelle prove libere di sabato avevamo lavorato bene per la gara ed ero sicuro che avrei collezionato un buon piazzamento, nonostante in qualifica fossi solo sesto, leggermente più indietro del solito. Del resto nelle due corse le Chevrolet ufficiali hanno dimostrato di avere un passo competitivo. Fino al drive trough ero molto soddisfatto del comportamento della Cruze 1.6 Turbo, poi ho perso troppo tempo per sperare di rientrare nella zona punti (mi sono classificato all'undicesimo posto) dal momento che le nostre sono gare sprint. BELLA LA PARTENZA DA FERMO In Gara 2 ho fatto una partenza da fermo molto buona e sono arrivato in fretta alle spalle di Rob che stava conducendo la gara. Per alcuni giri ho anche cercato un varco per cercare di passare il mio compagno di squadra, dal momento che non avevamo ordini da seguire, perché ero consapevole di poter esprimere un passo più veloce, ma lui non ha commesso errori e non volevo assolutamente passare con un contatto, per cui poi ho preferito controllare la situazione. CHE BOTTA DA GABRIELE! Nel frattempo dal muretto mi avevano segnalato che Alain si era dovuto fermare per un problema ad una gomma, per cui ho pensato a non cercare dei guai. Così abbiamo permesso a Gabriele Tarquini di rientrare e il “Cinghiale”, quando mi è arrivato dietro, non mi ha risparmiato una dura toccata. La sua azione è stata molto più aggressiva della mia su Michelisz, solo che a Gabriele non hanno dato nemmeno un'ammonizione. E questo davvero non lo capisco... MICHELISZ TI INSEGNO IL CONTROSTERZO? Avrete visto come ho dovuto controllare la mia Cruze che era tutta di traverso dopo la botta di Tarquini: mi è venuta buona l'esperienza che ho maturato sul ghiaccio in tanti anni di Trofeo Andros. In parte ero preparato all'idea che la Seat potesse arrivare, ma ho dovuto fare ricorso a tutta la mia esperienza per mantenere la macchina in pista dopo essere finito in controsterzo sull'erba e sulla terra! Anzi, dovrei forse insegnare a Michelizs come si può riprendere una vettura senza finire in testacoda: ho potuto constatare che non è così bravo quando deve fare i conti con un po' di sovrasterzo. UN WEEK END DAVVERO STRANO Questo in Slovacchia è stato un week end davvero strano: per la prima volta in stagione non ho vinto una gara, eppure vado in Ungheria che ho aumentato il margine di vantaggio sul mio diretto inseguitore nella classifica del mondiale piloti. Può sembrare curioso, ma è proprio così: con il secondo posto di Gara 2 ho portato a 27 le lunghezze su Rob, mentre prima ne avevo 24 su Alain. ORA ALLE SPALLE C'E' ROB Huff ha centrato il suo primo successo stagionale, mentre Alain si è dovuto fermare in Gara 2: il fatto che alle mie spalle ci sia un compagno di squadra piuttosto che un altro non cambia la sostanza delle cose. So che proveranno fino alla fine di contrastarmi nella lotta per il titolo. Io cercherò di fare sempre al meglio il mio lavoro per dare il massimo al team Chevrolet e non cambierò certo il mio atteggiamento perché dietro adesso c'è Rob anziché Alain. E, comunque, lascio il bel circuito di Bratislava con la consapevolezza che, nonostante il drive trough, posso archiviare questa trasferta in modo positivo. IN UNGHERIA SI RIPARTE DA ZERO Adesso lo sguardo è già rivolto all'Hungaroring: la trasferta all'Est prosegue perché nel prossimo week end saremo di nuovo in pista a Budapest. C'è molta attesa per questo appuntamento e sarà atteso il pubblico delle grandi occasioni. Volto pagina e ricomincio daccapo: forse avrete imparato un po' a conoscermi. Non sono abituato a fare programmi a lungo termine, ma cerco di vivere al meglio il presente. Sbollirò la delusione per il drive through di Gara 1 e sarò di nuovo pronto a dare il massimo...

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