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Muller: "Il segreto è mantenere la concentrazione"

L'alsaziano della Chevrolet rivela come risparmia le energie nei week end di gara

Muller:
Cari amici di OmniCorse.it a distanza di nemmeno una settimana siamo di nuovo in pista con il quinto appuntamento del WTCC: la trasferta nei Paesi dell'Est non era iniziata al meglio in Slovacchia, ma le cose sembrano andare molto meglio qui in Ungheria dove ho firmato la seconda pole position della stagione. La pista dell'Hungaroring bene si adatta alle caratteristiche della Cruze 1.6 Turbo perché sono risultato subito il più veloce nel primo turno di prove libere. Già nei primi giri ho capito che la musica sarebbe stata diversa rispetto a Bratislava dove abbiamo sofferto, specie in qualifica. ABBIAMO PUNTATO ALLA POLE Nel secondo turno di libere abbiamo effettuato alcune modifiche sulla macchina per capire quale poteva essere la strada migliore dello sviluppo e sono arrivato a soli 26 centesimi di secondo dalla Seat di Gabriele Tarquini. Non nascondo che questa volta ci siamo concentrati di più nella preparazione del giro veloce e in Q1 ho cercato la prestazione, non limitandomi a passare il turno in Q2, perché volevo verificare quale poteva essere il nostro potenziale effettivo. CINQUE PUNTI PESANTI Questa volta abbiamo lavorato bene e i risultati si sono visti: io intasco i cinque punti della posizione al palo che mi permettono di guadagnare una lunghezza nella classifica del mondiale piloti su Rob Huff e due su Alain. Le tre Chevrolet sono state le uniche vetture a rompere il muro dell'1'55”. Per Gara 1 ovviamente temo i compagni di squadra, ma anche Gabriele Tarquini. GABRIELE SI E' SCUSATO A proposito di Gabriele mi sembra giusto dirvi che ci siamo parlati dopo il contatto in Gara 2 allo Slovacchia Ring: siamo amici da anni e lui ha ammesso di essere stato piuttosto duro nella sua entrata. Siamo dei professionisti e sappiamo perfettamente come comportarci. Insomma il caso è chiuso. MODIFICHE SULL'ASSETTO In vista delle gare di domenica abbiamo ancora lavorato sull'assetto perché in Q1 ho notato una tendenza al sovrasterzo nelle curve più veloci. Allora in Q2 con l'ingegnere di pista abbiamo deciso di aumentare il camber sulle ruote posteriori e abbiamo leggermente incrementato l'incidenza dell'ala posteriore, ma così si è generato un po' di sottosterzo nelle curve lente. Per ritrovare l'equilibrio faremo delle modifiche per il warm-up, ma non vi voglio anticipare quali mosse faremo sulla vettura per domani. HO FATTO UN BUON LAVORO Ho gioito per la pole position di oggi, ma in molti pensano che in certi situazioni io voglia essere poco espansivo: credetemi non è così. Sapete qual è la sensazione che si prova quando si fa un buon lavoro, per cui è normale essere soddisfatti dopo aver conquistato una partenza al palo. La questione, semmai, è un altra: nel WTCC gli impegni di un week end di gara sono diventati molto serrati. TANTI IMPEGNI CONCENTRATI Facciamo in due giorni quello che in passato si diluiva in tre, se non quattro giornate. Oggi, per esempio, abbiamo avuto due sessioni di prove libere e due turni di qualifica. In mezzo ci sono stati i briefing con i tecnici, le interviste con i giornalisti e l'accoglienza degli ospiti della Chevrolet alla nostra hospitality. Non sembra, ma non c'è mai un momento libero. È per questo che per scrivere queste righe mi sono rinchiuso nel motorhome della squadra, cercando un po' di solitudine. COME RISPARMIARE ENERGIE Non è che mi voglio isolare, tutt'altro. L'esperienza, però, mi insegna che è fondamentale saper gestire le proprie energie psico-fisiche senza sprecarle inutilmente. E allora esternare troppo le emozioni può diventare uno spreco di forze. È per questo motivo che, se posso, mi vado a isolare. Non è facile mantenere la stessa soglia di concentrazione ogni volta che si deve entrare in macchina, perà dobbiamo essere pronti a dare il meglio tutte le volte che si mette in moto. MANTENERE LA CONCENTRAZIONE Pensate un attimo quanto può essere difficile tornare nell'abitacolo per Gara 2, magari dopo che si è vinta Gara 1: è normale che dopo aver raggiunto un obiettivo importante ci sia un po' di calo di tensione. Nel WTCC non ce lo possiamo permettere perché i punti della seconda gara sono importanti quanto quelli della prima. Si capisce, allora, perché con il passare degli anni si impari a gestire le varie fasi di un week end di gara, per finalizzare il massimo dell'impegno alla prestazione. Non tutti i piloti si comportano allo stesso modo, ma credo che questa auto-disciplina sia una delle chiavi che mi permette di essere sempre competitivo. Ora che vi ho rivelato uno dei miei segreti, vi saluto e vi do appuntamento a domani...

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