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Muller: "I fischi sul podio mi hanno caricato!"

Dissenso dei tifosi ungheresi di Michelisz dopo la vittoria di Yvan in Gara 1 per il contatto in Slovacchia

Muller:
Cinque vittorie in cinque appuntamenti disputati: il mio bottino di successi è cresciuto anche dopo l'Hungaroring. Quest'anno credo che la mia media di successi sia davvero impressionante, visto che ho colto il cinquanta per cento delle affermazioni su dieci gare disputate. Dovrei essere molto soddisfatto e, invece, se guardo la classifica del mondiale piloti WTCC scopro che ho perso quattro lunghezze su Alain Menu che è tornato ad essere l'inseguitore più accreditato nella lotta per il titolo, visto che lo svizzero ha nuovamente superato Rob Huff. 23 PUNTI DI VANTAGGIO La mia è forse un'analisi un po' cruda della situazione, perché torno a casa da Budapest con 23 punti di vantaggio, un margine che è consistente se, per esempio, lo confronto con l'andamento dello scorso anno. Come vi avevo anticipato ieri, amici di OmniCorse.it, la pista ungherese sapevo che si sarebbe adattata alle caratteristiche della Cruze 1.6 Turbo. DETERMINANTE LA PARTENZA In qualifica abbiamo conquistato le prime tre posizioni ed io ho centrato la pole position: un antipasto per Gara 1, visto che la Chevrolet ha meritatamente costruito una bella tripletta. Ho vinto la corsa sfruttando al meglio la posizione al palo, ma ho dovuto difendere la pole al via, perché la partenza lanciata è più facile per chi arriva da dietro, dal momento che ha un riferimento su cui impostare la prima staccata. Rob era al mio fianco in prima fila e sapevo che sarebbe stata determinante la prima frenata in fondo al rettilineo: ho staccato molto tardi per prendere il comando della corsa. HO TIRATO UN PAIO DI GIRI Sapevo che quello poteva essere il momento cruciale di Gara 1 e ho ritardato al massimo la frenata, poi ho cercato di sfruttare il potenziale delle gomme nuove Yokohama, tirando nei primi due giri, per cercare di costruire un margine su Rob e Alain e incrementando il distacco su di loro di uno o due decimi a tornata. L'obiettivo era di arrivare ad almeno un secondo, per gestire poi il consumo degli pneumatici e controllare la corsa. QUINTA VITTORIA 2012 Da metà gara, quando alle mie spalle si è accesa la battaglia fra i miei compagni di squadra, ho capito che potevo gestire il finale senza cercare rischi inutili, dal momento che 2”2 erano un margine più che sufficiente per completare la quinta vittoria stagionale. NEL GRUPPO IN GARA 2 Le cose si sono fatte più difficili in Gara 2: per il frutto dell'inversione della griglia sono partito dall'ottavo posto. Ammetto di non aver fatto una partenza da fermo esemplare per cui ho dovuto difendere la posizione, anziché sperare di andare all'attacco e mi sono trovato in mezzo alla battaglia del gruppo. SOLO DECIMO PER UN ERRORE Dovevo decidere se prendere dei rischi per cercare di cogliere qualche punto, visto che Huff e Menu erano scattati davanti a me, oppure evitare di rimanere coinvolto in qualche carambola. Sono stato guardingo fino all'ultimo giro quando ho provato a fare un sorpasso nel curvone veloce, nella speranza di raccogliere qualche punto e, invece, ho commesso un errore e sono scivolato alle spalle delle BMW 320 TC di Stefano D'Aste e Franz Engstler. IL BILANCIO RESTA POSITIVO Ammetto lo sbaglio e l'ho pagato, perché alla fine ho raccolto solo un punto nel carniere. Preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno: chiudo la trasferta nell'Est con una vittoria ed una pole, per cui il bilancio non può essere negativo. Eppoi nell'arco di mezzo campionato ci si può anche concedere un errore, purché resti l'unico. PUBBLICO DA F.1 Lascio l'Ungheria con una sensazione contrastante: è stato molto bello vedere 52 mila spettatori sulle tribune. C'era il pubblico di un Gran Premio di Formula 1, per cui la cornice dell'evento magiaro è stata molto bella. Ho sorriso sul podio di Gara 1 quando è partita una bordata di fischi in mia direzione: all'Hungaroring erano molti i tifosi di Michelisz che hanno fatto sentire il loro dissenso per la mia toccata a Norbert in Slovacchia. BORDATE DI FISCHI Mentre ascoltavo i fischi, dentro di me mi sono detto: “Cari ungheresi non sapete che queste cose mi caricano ancora di più, anziché deprimermi!”. E ho alzato il trofeo della quinta vittoria con una soddisfazione ancora maggiore. Il prossimo appuntamento è fra quindici giorni in Austria: andremo al Salzburgring, un tracciato veloce dove la Chevrolet Cruze dovrebbe esaltare le sue caratteristiche...

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