Gara 2 del
WTCC al Moscow Raceway verrà ricordata negli annali dell'automobilismo. Oltre ad essere stata una bellissima sfida tra i concorrenti, che non si sono risparmiati ruotate e sportellate, l'evento russo ha visto il
primo trionfo di un cinese nella storia dell'automobilismo mondiale targato FIA.
Ma Qing Hua si è portato a casa autorevolmente la vittoria, approfittando anche della penalità inflitta a
Hugo Valente (Chevrolet Cruze-Campos Racing), poleman della griglia invertita. Il pilota della
Citroën, dopo una partenza non perfetta, dove era stato sopravanzato da
Norbert Michelisz (Honda Civic-Zengo Motorsport), si è ripreso la seconda piazza, per poi scappare via, una volta che Valente è rientrato ai box, controllando anche la rimonta del compagno di squadra
Yvan Muller. Per i francesi, però, c'è anche una delusione, ovvero il primo ritiro stagionale di
José Maria López, rimasto fermo in griglia allo spegnersi dei semafori.
A completare il podio ci ha pensato
Mehdi Bennani (Proteam), che risolleva il morale in casa Honda dopo i ritiri di
Gabriele Tarquini e Tiago Monteiro, fermati da problemi tecnici verificatisi sulle vetture del team Castrol. Michelisz invece ha perso in extremis posizioni, arrivando 7°. Dietro a
Tom Coronel, 4° con la Chevrolet Cruze-Roal Motorsport,
Sébastien Loeb (Citroën C-Elysée) e Tom Chilton (Cruze-Roal).
Completano la Top10
Gianni Morbidelli (Cruze-Münnich Motorsport), Valente e René Münnich.
Undicesimo
Dušan Borković (Cruze-Campos) dopo essersi schierato in extremis, con i meccanici del team spagnolo intenti a riparare i danni creati dal serbo in Gara 1, seguito dalla
Lada Granta di James Thompson. Fuori le altre due vetture russe, con
Rob Huff e Mikhail Kozlovskiy protagonisti di un contatto nelle prime fasi della gara.
In
Classe TC2T, manco a dirlo, la vittoria va a
Franz Engstler, seguito dalla BMW del compagno di squadra
Pasquale Di Sabatino e dalla coppia della Campos Racing
John Filippi-Nikita Misiulia, al volante delle Seat León.
IL FILM DELLA GARA. Le due Cruze della Campos Racing vengono riparate miracolosamente, con Valente e Borković che possono dunque prendere parte alla gara. Vedersi schierare la vettura del francese è sicuramente molto importante, dato che parte in Pole, affiancato da Ma Qing Hua. Purtroppo però, probabilmente a causa della fretta e del poco tempo a disposizione, i meccanici spagnoli non tolgono i cavalletti dalla Chevrolet bianco-gialla entro i 5' previsti prima del via e i Commissari Sportivi comminano al ragazzo un inevitabile Drive-Through.
Al via Valente scatta bene e prende subito il comando, mentre dietro si accende una bagarre senza esclusione di colpi. Michelisz sale al secondo posto superando Ma, Bennani non è reattivo al punto giusto e viene affiancato all'esterno della curva 1 da Muller; i due si toccano e il francese finisce largo, rientrando in 9a posizione dietro a Loeb. Il vero colpo di scena, però, si ha allo spegnarsi dei semafori, quando sul lato sinistro della griglia iniziano a sventolare le bandiere gialle: la vettura rimasta ferma (e miracolosamente evitata da tutti) è la C-Elysée di López e l'argentino deve mestamente ritirarsi. Per la prima volta in stagione il ragazzo non va a punti.
Intanto la lotta continua: le Lada di Kozlovskiy e Huff si toccano. A farne le spese è il russo, il quale si ferma a bordo pista, mentre l'inglese prosegue, ma viene sfilato dal gruppo. Morbidelli sale all'11° posto superando anche Thompson, con Ma e Michelisz che iniziano a promettersele in fondo al lungo rettilineo.
Si crea un gruppetto capitanato da Bennani, seguito da Monteiro, Tarquini, Chilton, Loeb e Muller. Questi ultimi due si scambiano le posizioni quando l'ex rallista finisce largo alla curva 1. Ne approfittano anche Coronel e Morbidelli che salgono al 10° e 11° posto. Al quinto giro Monteiro riesce a superare Bennani in fondo al rettilineo, ma va largo e perde la posizione anche da Tarquini e Chilton. L'inglese sembra essere davanti al portoghese, ma i due si toccano e la Cruze nera della Roal finisce oltre il cordolo della curva 5, rientrando in 10a piazza.
Un giro dopo, Tarquini attacca Bennani, ma il marocchino sfrutta l'incrocio delle traiettorie; cerca di infilarsi Monteiro, ma chi ride è Muller, che li supera tutti e si mette all'inseguimento di Ma e Michelisz. E proprio l'ungherese, dopo aver resistito ad ogni curva, deve alzare bandiera bianca, cedendo la posizione a Ma, il quale sale al comando mentre Valente rientra ai box per scontare il Drive Through.
Altro colpo di scena dopo pochi istanti: Gabriele Tarquini rallenta vistosamente, riguadagnando la corsia box a passo d'uomo; i tecnici del team Castrol rilevano un guasto al servosterzo della Civic numero 2 e gara finita per l'abruzzese. Intanto Valente, rientrato 11°, si sbarazza di Münnich.
Continua la lotta per la seconda posizione. Stavolta Michelisz se la deve vedere con un arrembante Muller, che al giro 8 lo supera. La Civic rosso-nera ha il paraurti posteriore penzolante e, dopo un contatto con l'auto di Monteiro vola via, fortunatamente senza colpire nessuno.
Al giro 11 Borković supera Thompson ed è 13°, con Ma che controlla su Muller, avendo un vantaggio di 3". Alla tornata successiva il trenino formato da Michelisz, Monteiro, Bennani, Coronel e Loeb perde un altro protagonista. Stavolta a fermarsi è la Civic del portoghese e al team Castrol le facce deluse la dicono lunga, dopo le ottime prestazioni ottenute in questo week-end.
Si accende dunque la bagarre per l'ultimo gradino del podio: dopo contatti e tentativi vari, si decide tutto al 15° passaggio, quando Michelisz si intraversa all'ingresso della curva 12, spalancando la porta a Bennani e Coronel. L'ungherese deve difendersi da Loeb, ma cede il passo anche stavolta, finendo largo all'ultima curva e perdendo un'ulteriore posizione a vantaggio di Chilton.
Ma vince in scioltezza precedendo Muller, Bennani riesce a difendere il terzo posto dall'ultimo assalto di Coronel, mentre la volata finale per il 4° premia Loeb, che arriva davanti a Chilton e Michelisz.
Il
WTCC tornerà fra un paio di settimane, quando i team saranno impegnati a
Spa-Francorchamps, per un emozionante week-end sulle Ardenne.
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