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Intervista

Michelisz: "Dopo l'incidente ero una furia, ma ho preso punti pesanti"

A Macao l'ungherese della Honda è andato fortissimo, ma nella Opening Race ha commesso un errore andando a sbattere e le cose sarebbero potute essere molto peggiori. Il podio della Main Race lo ha caricato nella rincorsa al Mondiale.

Podio: il secondo classificato Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC

Podio: il secondo classificato Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC

Alexander Trienitz

Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Podio: il secondo classificato Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Podio: il vincitore della gara Rob Huff, All-Inkl Motorsport, Citroën C-Elysée WTCC, il secondo clas
Podio: il vincitore della gara Rob Huff, All-Inkl Motorsport, Citroën C-Elysée WTCC, Norbert Micheli

Norbert Michelisz torna a casa da Macao con un podio e la soddisfazione di aver ridotto il margine che lo separa da Thed Björk nella classifica piloti del WTCC.

L'ungherese aveva cominciato la sua rimonta ai danni del rivale della Volvo Polestar Cyan Racing fin dalle qualifiche, terminate con un secondo crono alle spalle dell'imprendibile Rob Huff e i primi punti del weekend in tasca.

"Sono rimasto contento delle qualifiche perché ho ottenuto anche il record di partenze consecutive dalla prima fila - ha ammesso il ragazzo del Castrol Honda World Touring Car Team - L'auto è andata forte fin dalle libere e penso che come squadra si sia fatto il massimo, peccato solo non essere arrivati fino alla pole position".

Nella Opening Race "Norbi" ha centrato la Top5, ma anche il... muro alla "Police Bend", causando fra l'altro una carambola a catena con il suo compagno di squadra Esteban Guerrieri, Tom Chilton e Rob Huff che si sono schiantati contro la sua Civic WTCC.

L'inevitabile bandiera rossa sventolata dai commissari ha posto fine alla contesa, dunque la classifica è stata presa in considerazione secondo l'ordine del giro precedente e il magiaro non ha perso troppo da Björk, che è giunto quarto.

“Sono partito ottavo e mi sono classificato quinto su un pista dove è molto difficile superare, per cui il risultato non è male, ma le circostanze mi hanno lasciato molto arrabbiato. Ho fatto un errore e purtroppo il primo a tamponarmi è stato proprio Esteban. Ho sempre cercato di stare lontano dalle barriere evitando lo sporco, ma a quel giro ho sbagliato e toccandole ho rotto il braccetto dello sterzo finendo contro il muro di fronte. Ho preso comunque dei punti e va bene. Di solito sorrido, ma stavolta mi sono sentito un vulcano dentro".

Questo ha dato ulteriore lavoro agli uomini di Honda e JAS Motorsport, che miracolosamente hanno riparato le due vetture consentendo a Michelisz e Guerrieri di schierarsi per la Main Race, dove sotto la pioggia il primo ha terminato con un bel secondo posto, anche protetto dall'argentino in certi frangenti.

"Prima di tutto debbo ringraziare il team perché è riuscito a sistemare non solo la mia auto, ma anche quella di Esteban, senza dormire e dandomi una Civic davvero fantastica. Dopo l'incidente ero molto preoccupato e pensavo di non riuscirmi a schierare. In gara ho attaccato fin da subito sapendo che sul bagnato siamo forti. Secondo me eravamo superiori anche ad Huff, ma dopo quanto accaduto nella prima gara non me la sono sentita di correre dei rischi".

"Rob è stato bravissimo e non si vince 9 volte a Macao per caso. Nei primi tre giri ho tentato di passarlo, ma quando mi sono trovato a pelo delle barriere all'uscita della prima curva ho capito che sarebbe stato meglio lasciar perdere. Nel primo settore ero il più rapido e prima della gara avevamo pensato a sfruttare questa strategia, ma quando lotti per il titolo devi anche tenere in considerazione che a volte è meglio accontentarsi. In condizioni così a Macao basta un niente per finire fuori, dunque il mio obiettivo era restare davanti a Chilton senza fare errori e portare la macchina al traguardo".

A questo punto non resta che giocarsi il tutto per tutto nelle ultime due gare in programma in Qatar la prossima settimana, dove sia Michelisz che la Honda dovranno dare l'assalto ai titoli piloti e costruttori.

"Ora ho 6,5 punti di distacco dalla vetta, sono convinto che in Qatar ce la possiamo fare perché lo scorso anno fummo competitivi a Losail. Dovrò tirare fuori il massimo dalla macchina dando tutto quello che ho, senza commettere errori e guidando pulito. Se riusciremo a vincere sarà una grande gioia, altrimenti l'obiettivo è comunque ottenere il massimo dando tutto; solo così avrò la coscienza a posto".

"La cosa importante sarà non pensare troppo al titolo, nelle prime uscite l'ho fatto e spesso non ho preso le decisioni migliori fra attaccare e difendermi. Dopo la terza o quarta gara mi sono detto che era fondamentale ottenere il massimo possibile dei punti ottimizzando ciò che avevo. Ha funzionato e non ho intenzione di cambiare. So che siamo all'ultimo evento e non sarà semplice, l'importante è sapere che hai fatto il massimo che potevi, comunque vada".

 

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