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Intervista

Lotti: "Il WTCR è una grande responsabilità per Eurosport e FIA"

Il manager modenese, ideatore del concetto TCR, ha parlato dell'accordo che il prossimo anno vedrà la sua categoria internazionale diventare FIA World Cup e passare di gestione nelle mani di un colosso mediatico importantissimo.

Marcello Lotti, CEO of TCR Promoter WSC Ltd

Marcello Lotti, CEO of TCR Promoter WSC Ltd

TCR Media

Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS with Marcello Lotti, TCR
Pepe Oriola, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR, Marcello Lotti, TCR
Marcello Lotti, TCR
Marcello Lotti and Gerhard Berger
Marcello Lotti, TCR
Marcello Lotti and Gabriele Tarquini
Marcello Lotti, TCR
Customer teams take delivery of the Hyundai i30 N TCR
Giovanni Altoe, Golf TCR
La Seat Leon DSG TCR di Alessandro Mazzolini, Gr. Piloti Forlivesi nel paddock
La Seat Leon DSG TCR di Jonathan Giacon
Cosimo Barberini, Seat Leon DSG TCR, NOS Racing
Jonathan Giacon, Seat Leon DSG TCR, Gr. Piloti Forlivesi
Cosimo Barberini, Seat Leon DSG TCR, NOS Racing

Dopo l'accordo che ha sancito la nascita del WTCR per il 2018-2019, Marcello Lotti ha rilasciato un commento in merito a quella che potrebbe essere la svolta epocale per la sua idea.

Il capo di WSC Ltd, che solo tre anni fa lanciò il concetto TCR, la settimana scorsa ha stretto ufficialmente la mano ad Eurosport Events e FIA per concedere marchio e regolamenti tecnici al defunto WTCC, che dal prossimo anno potrà rinascere grazie alle vetture che il manager modenese ha creato come nuova categoria turismo.

"Questo accordo rappresenta l'ultimo riconoscimento di livello del concetto TCR che tre anni fa abbiamo lanciato, e che in tutto questo tempo non ha mai smesso di crescere", ha affermato Lotti.

"Sono state negoziazioni molto lunghe perché c'erano diversi dettagli su cui dovevamo trovarci d'accordo, bisognava arrivare ad una soluzione positiva per tutti. Abbiamo cambiato il nostro obiettivo da quando siamo partiti, il nostro interesse principale era per le serie TCR continentali, il WTCR è arrivato dopo. E' servito più tempo, ma credo fosse necessario".

Come prevedibile, non sono stati colloqui semplici, anche perché il TCR è sempre stato il grande rivale del regolamento TC1 che ha poi ucciso il WTCC arrivando a costi esorbitanti.

"Ci tengo a dire che ognuno ha rispettato la posizione dell'altro. Lo spirito e l'approccio alla cosa hanno reso possibile un accordo che soddisfa tutti. Dal nostro punto di vista siamo orgogliosi che la stretta di mano rispetti totalmente lo spirito del TCR, che è riservato principalmente ai clienti".

Dopo le prime scaramucce viste nelle stagioni passate, anche la FIA si è messa una mano sul cuore capendo che sarebbe stato più giusto per tutti arrivare ad una collaborazione.

"Il presidente Jean Todt è stato importante, fin da subito ha detto di essere a favore di un accordo e non ha mai smesso di interessarsi alla questione cercando di farci collaborare e lavorare in modo sereno ed unito fra tutti noi".

"Nel 2015 abbiamo lanciato la TCR International Series con l'intenzione di promuovere il concetto del TCR. L'obiettivo è stato raggiunto pienamente mostrando tramite promoter, piloti e costruttori che la categoria ha un enorme potenziale. In soli tre anni abbiamo attirato oltre la dozzina di marchi, mentre altri stanno lavorando da tempo per unirsi a noi in futuro".

La nascita del WTCR sancisce la fine del glorioso triennio della TCR International Series, il massimo campionato (un Mondiale a tutti gli effetti) che ora diventa FIA World Cup con prospettive future molto interessanti.

"L'accordo non deve essere visto come un cambiamento, ma la continuazione del progetto cominciato con la TCR International Series, che ora si trasforma in WTCR. Inoltre l'intervento della FIA e il coinvolgimento di un gruppo mediatico fortissimo come Discovery-Eurosport aiuterà notevolmente a far crescere ulteriormente il TCR anche nei prossimi due anni, come accaduto in questi tre".

"Eurosport Events si occuperà della gestione e promozione del WTCR, mentre noi ci concentreremo maggiormente sulle serie continentali e nazionali molto di più di quanto fatto fino ad ora".

"Abbiamo dato il via alla TCR International Series partendo da zero, lavorando per migliorare anno dopo anno e crescere in continuazione. Ci siamo riusciti, ora sono convintissimo che il nuovo accordo porterà avanti la missione perché so che FIA e il nuovo promoter hanno capito che responsabilità si sono presi con questo impegno".

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