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Loeb: "Ho tanto da imparare nel WTCC"

Il nove volte iridato rally non fa proclami in vista del suo debutto con la Citroen C-Elysée

Loeb:
Rimettersi in gioco non è mai facile, a maggior ragione se sei già un nove volte campione del mondo. Tentare nuove avventure ed andare alla caccia di nuovi stimoli però sembra essere diventato il pane quotidiano di Sebastien Loeb da un anno a questa parte. Il pilota francese nel 2013 ha corso nella FIA GT Series, nella Porsche Supercup, ma ha anche dominato la Pikes Peak con la Peugeot 208 T16. Il bello però arriva adesso, perchè Loeb si appresta a fare il suo esordio nel WTCC insieme alla Citroen. E lo farà avendo come riferimento Yvan Muller, quindi il principale specialista della categoria. Sebastien ha raccontato le sue aspettative per questa nuova sfida con la C-Elysée in occasione della presentazione dei programmi sportivi della Casa francese, avvenuta ieri a Parigi. Pensi che la tua avventura nella FIA GT Series di quest'anno ti potrà essere utile? "Ogni chilometro che ho potuto fare in pista mi è stato molto utile, sia nel FIA GT che nella Porsche Supercup, soprattutto per adattarmi alla battaglia con le altre vetture. Una cosa che per me è stata molto strana alla prima gara, quindi sicuramente quello che ho fatto quest'anno mi ha aiutato a prepararmi all'impatto con il WTCC, anche se non so se sarà abbastanza. Va detto però che io ho fatto una ventina di gare in pista nella mia vita, mentre la maggior parte dei miei avversari sono molto esperti, qualcuno corre con le turismo da 20 anni, quindi credo di avere ancora delle cose da imparare, ma proverò a farlo il più rapidamente possibile". Quindi ti senti pronto per la battaglia porta a porta? "In generale direi di si, anche se sicuramente posso ancora migliorare da questo punto di vista". E sul passo di gara pensi di essere messo bene? "Quest'anno è dipeso molto dalle gare, anche se in generale le sensazioni sono state sembre abbastanza buone, perchè giravo su tempi in linea con quelli dei miei compagni di squadra, che sono alcuni tra i piloti migliori del campionato. Anche da questo punto di vista credo di avere ancora qualcosa da imparare, ma in generale non mi lamento". Hai faticato a passare dalla trazione posteriore a quella anteriore? "Sicuramente parliamo di due vetture molto differenti, che richiedono uno stile diverso. Con la trazione anteriore ho senza dubbio bisogno di migliorare ancora, perchè cambiano i punti di frenata ed anche il modo di approcciarsi alla corda della curva, quindi ho bisogno di continuare i test con la C-Elysée per adattarmi a ciò che richiede". Quest'anno forse tu ed Alvaro Parente avevate il potenziale per vincere il titolo nel FIA GT, ma non ci siete riusciti. Sei deluso per questo? "Si, sono un pizzico deluso, ma solo perchè in alcune situazioni in questa stagione ho dimostrato di non essere abbastanza veloce per vincere il titolo. E' anche vero però che ci è capitato di avere anche qualche colpo di sfortuna di troppo, come alcune forature o delle penalità, che sicuramente hanno inciso sul nostro risultato finale. In generale comunque sono soddisfatto per come è andata, perchè spesso sono stato veloce e la cosa più importante per me era accumulare esperienza in pista". Qual è la sfida più importante che ti aspetta nel WTCC "Senza dubbio la sfida più importante è provare ad essere competitivo, perchè ci sono tanti piloti esperti e veloci, mentre per me sarà tutto nuovo e diverso da ciò che ho fatto in passato. Non so quindi se avrò il potenziale per essere decimo, 15esimo o magari primo. Sicuramente non sarà facile tenere il ritmo di Yvan Muller, che è un metro di paragone molto importante". Riesci a quantificare quanta distanza c'è oggi tra te ed Yvan? "E' difficile fare una comparazione, anche se abbiamo già fatto diversi test insieme, perchè spesso siamo chiamati a fare dei lavori differenti sulla vettura. Sicuramente però posso imparare tanto da lui, perchè è sempre stato molto disponibile a rispondere alle mie domande e non mi ha mai nascosto la sua telemetria. Non ho dubbi che avere un compagno del suo livello possa solamente essere un vantaggio per me". Quando hai corso alla 24 Ore di Le Mans sei stato velocissimo: potrebbe tornare la voglia di salire sui prototipi? "In questo momento voglio concentrare i miei sforzi solamente sul programma nel WTCC, poi sono passati tanti anni ormai da quando ho corso a Le Mans". Sulla base dei test che ha effettuato fino ad oggi sulla C-Elysée, pensi che possa essere più adatta alle piste veloci o a quelle più brevi? "Forse questa è una domanda che dovreste fare ad Yvan, che ha molta più esperienza di me nel campionato. Io per ora sto solo cercando di prendere confidenza con la vettura. In generale trovo che abbia un'ottima trazione in uscita dalle curve lente, ma immagino che lo stesso discorso possa valere anche per la nostra concorrenza". Invece tu a quali tipi di piste credi di essere più adatto? "Fino ad oggi sono sempre andato piuttosto bene sui cittadini: penso alle ottime gare disputate nella Carrera Cup France a Pau, o quelle del mese scorso a Macao. Riesco sempre ad adattarmi rapidamente a queste piste". C'è qualcosa che ti spaventa di questa nuova avventura? "Che mi spaventi direi di no, anche se ovviamente sarei deluso se non riuscissi ad essere competitivo, perchè quello è il mio obiettivo. Lottando per il Mondiale Rally ogni anno però ho imparato a convivere con la pressione, quindi non credo che da questo punto di vista le cose saranno troppo differenti nel WTCC". Pensi che ti mancheranno i rally? "Avendo passato tutta la mia vita a correre nei rally, credo che sia normale che ogni tanto ci possano essere dei momenti di malinconia ora che ho smesso completamente. Specialmente pensando ai tanti momenti belli che ho avuto modo di vivere. Probabilmente però la cosa che mi mancherà di più sono le sensazioni di guida della vettura, perchè sono davvero qualcosa di incredibile quando ad esempio in Finlandia viaggi a 200 km/h in mezzo al bosco. Questa nuova sfida però è una motivazione sufficiente per guardare avanti senza rimpianti".

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