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Il podio di Francesco Fontana Giusti

Il Direttore Comunicazione di Chevrolet Italia ci racconta la "sua" vittoria di Monza

Il sabato Robert Huff l'aveva definito "il podio più bello del mondo" e la domenica di gara s'è tolto la soddisfazione di salirci, per di più sul gradino più alto, per ben due volte. Insieme a lui ed a Muller sul podio di gara 2 è salito, in rappresentanza della Casa costruttrice, anche Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione di Chevrolet Italia. Dopo lo champagne ci siamo fatti raccontare com'è salire sul palco monzese, lassù dove tutti i piloti sognano un giorno di brindare, e ci siamo fatti spiegare il perché una Casa impegna tante risorse nel motorsport. "E' stata una grandissima emozione salire sul podio insieme a Rob ed Yvan – ci ha detto dopo aver ricevuto la coppa che spetta alla Casa vincitrice -, che questo weekend hanno fatto un lavoro eccellente e ci hanno regalato due vittorie memorabili. Per me in particolare all'emozione di salire sul podio di quello che viene definito 'il tempio della velocità' si aggiunge quella di far parte di un team vincente, di cui sono orgoglioso di fare parte". Da uomo di comunicazione, cosa significa per te partecipare al WTCC? "La competizione è nel nostro DNA, sin da quando Louis Chevrolet, il fondatore del marchio, iniziò a gareggiare con le auto che aveva costruito personalmente all’inizio degli anni Venti. La nostra presenza al WTCC è finalizzata non solo a raccogliere prestigiose vittorie, ma anche e soprattutto, a utilizare le condizione estreme dell’agonismo come un banco di prova per le tecnologie e innovazioni". E della Cruze 1.6 turbo che ne dici? "Nel WTCC gareggiano auto simili ai normali modelli di serie: 'auto reali, corse reali' è infatti il motto del campionato che definisce sia lo spirito del WTCC che di Chevrolet. Ciò significa che attraverso il WTCC vogliamo dimostrare la nostra fiducia nei nostri prodotti; in questo caso abbiamo la Cruze che come vettura di produzione già offre un ottimo sistema di sospensioni, con interasse e scocca tra le migliori della categoria. Su questa vettura abbiamo migliorato l’aerodinamica già molto buona e montato un 1.6 da 310 cavallli. Una ricerca ci dice che il 70% degli spettatori associano la performance alla qualità". Ma le competizioni aiutano davvero a vendere auto? "Più che altro ad aumentare la nostra notorietà: le gare del WTCC vengono fatte in 9 paesi ma sono trasmesse in ben 160 con oltre 70 canali televisivi, una presenza mondiale che ben si addice ad un marchio globale come Chevrolet. Basti pensare che parliamo di quasi 500 milioni di spettatori, dunque un'ottima visibilità. Ti faccio un calcolo pratico: ogni euro speso nel WTCC equivale a 7 euro nei media. Una ricerca che abbiamo fatto in occasione della tappa di Monza ci ha dimostrato che l'80% degli spettatori ha una migliore opinione di Chevrolet per via della nostra partecipazione al WTCC. Inoltre le competizioni aumentano la motivazione e l’entusiasmo di chi “vive” Chevrolet, dal concessionario all’impiegato, dal fornitore al cliente finale. Infine il WTCC rappesenta anche un'ottima opportunità di business con il merchandising e ci permette di usare la leva del marketing per fidelizzare la clientela".

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