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I Team indicano alla FIA le auto TCR come miglior futuro

La FIA vuole capire come muoversi per garantire un domani al Mondiale Turismo, attualmente con costi elevati e iscrizioni scarse. I team rispondono in coro che la soluzione sarebbe l'introduzione delle TCR, come nell'ETCC.

Plamen Kralev, Kraf Racing, Audi RS3 LMS-TCR precede Stefano Comini, Subaru STI TCR

Plamen Kralev, Kraf Racing, Audi RS3 LMS-TCR precede Stefano Comini, Subaru STI TCR

Davide Cavazza

Mehdi Bennani, Sébastien Loeb Racing, Citroën C-Elysée WTCC, Nestor Girolami, Polestar Cyan Racing,
Tom Coronel, Roal Motorsport, Chevrolet RML Cruze TC1, Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda C
Rob Huff, All-Inkl Motorsport, Citroën C-Elysée
Zsolt Szabo, Zengo Motorsport Honda Civic WTCC
Yann Ehrlacher, RC Motorsport Lada Vesta
Partenza: Yann Ehrlacher, RC Motorsport Lada Vesta al comando
La Renault Mégane TCR della Vuković Motorsport
Subaru WRX STI TCR, Top Run Motorsport
Giacomo Altoe, Alfa Romeo Giulietta TCR
Max Mugelli, Pit Lane, Seat Leon TCR-TCR
Finlay Crocker, VFR Racin, Honda Civic TCR-TCR
Nicola Baldan, Pit Lane, Audi RS3 LMS-TCR
Alessandro Thellung, BF Racing, Seat Leon-TCR in lotta con Stefano Comini, Subaru STI TCR
Max Mugelli, Pit Lane, Audi RS3 LMS-TCR

Il futuro del FIA World Touring Car Championship è tutt'altro che chiaro e deciso. Da tempo si sta discutendo come portare avanti il Mondiale Turismo, che da qualche stagione ha subìto un calo di iscrizioni e un aumento piuttosto importante dei costi per i partecipanti.

La FIA ha aperto le discussioni con Eurosport Events, promoter del WTCC, e le squadre coinvolte per capire se esistono soluzioni ai problemi, che di fatto rischiano di portare ad una chiusura il campionato, per il quale non c'è ancora un calendario di eventi fissati per il 2018, se non una possibile conferma di quelli attuali.

Qualche mese fa si era parlato di una Class 1 che potesse far correre le auto con specifiche TC1 assieme a quelle del DTM, ma pare che la cosa non sia fattibile in brevi termini. Il problema molto serio è che le sopracitate TC1 al momento sono ammissibili solo nel WTCC, ma non è tutto.

Il costo complessivo per affrontare una stagione con queste macchine si aggira attorno al milione di euro, che per una serie turismo è una cifra iperbolica se si pensa a quanto invece si possa fare acquistando una GT, per le quali esistono campionati diversi in tutto il mondo.

La FIA ha ipotizzato un possibile cambio di regolamento tecnico dal 2020, rivolgendosi a team e addetti ai lavori per capire come muoversi per il biennio 2018-2019.

Le opzioni sono diverse. Andare avanti così come oggi, mantenendo stesso calendario, auto e norme tecnico-sportive, ma con il problema del trovare gente in grado di investire ed impegnarsi in una serie molto costosa. La seconda, più funesta, è fermarsi e lavorare su un nuovo regolamento che possa soddisfare anche i Costruttori. La terza sarebbe trovare una alternativa al format attuale: qui si potrebbe verificare una svolta epocale, dato che a tutte le squadre interpellate sarebbe gradito il passaggio alle vetture TCR.

Al momento questo tipo di macchine fanno parte di un campionato non riconosciuto ufficialmente in FIA, che però ha raggiunto un accordo con l'ideatore Marcello Lotti per schierarle nel FIA Europen Touring Car Cup (ETCC), ossia la serie cadetta del WTCC. E' indubbio che con i suoi costi piuttosto ridotti e il continuo aumento di interesse da parte delle Case stia diventando qualcosa di molto, ma molto ambìto da tutti, tant'è che le squadre l'hanno indicata come prima soluzione ai problemi.

Infine c'è un ulteriore dilemma, ovvero la scadenza a fine anno dell'accordo fra la FIA e il promoter Eurosport Events, il quale garantisce una visibilità di altissimo livello planetario facendo parte del gruppo TV Discovery ed essendo molto attivo con i social media, sui quali ha lavorato benissimo nell'ultimo biennio aumentando vertiginosamente i "followers" grazie alla produzione di contenuti accattivanti.

Questo sarebbe l'aggancio chiave in termini di espansione mediatica per il TCR. Ora si attende di capire come e quando i diretti interessati - FIA, Eurosport Events, TCR, squadre - si metteranno d'accordo sul da farsi.

Giovedì 21 settembre è stato fissato il prossimo incontro del Consiglio Mondiale FIA: sarà molto interessante vedere cosa la Touring Car Commission presenterà e come si procederà verso un futuro che, restando così le cose, al momento sembra sempre più nebuloso.

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