Coronel: "Il WTCR è il migliore accordo degli ultimi 10 anni, ma prima c'è la Dakar"
L'olandese si è detto entusiasta per la nascita della Coppa del Mondo FIA riservata alle vetture TCR: prima di capire con chi e con cosa correre, ci sarà però da superare l'ostacolo Dakar, affrontato con un buggy e suo fratello Tim.
Tom Coronel, Roal Motorsport, Chevrolet RML Cruze TC1
FIA WTCC
Da anni Tom Coronel è uno dei volti più noti e simpatici del Mondiale Turismo, che dal 2018 cambia totalmente prendendo la denominazione di WTCR-FIA World Touring Car Cup.
L’olandese corre in questa categoria dal 2001 e si è detto più che entusiasta della nuova era che lo attende al volante di una vettura TCR. La stagione inizierà in Marocco il 7 aprile e Tom punta ad esserci.
“Il mio obiettivo è essere presente – ha detto – Ho corso con una Honda Civic in TCR Benelux nel 2017 e mi sono divertito tanto, specialmente a Spa, dove in 6 giri abbiamo avuto sei leader diversi. E poi perché ci sono un sacco di marchi rappresentati”.
“Ho alcune opportunità e dobbiamo aspettare per capire cosa si potrà fare, ma con i nuovi regolamenti potrò combattere per la vittoria assieme a tanti altri piloti, con diversi protagonisti ogni volta. Penso sia stato il migliore accordo degli ultimi 10 anni di corse turismo”.
Prima che cominci la stagione 2018 del WTCR, Coronel e il suo gemello Tim saranno in Sud America per correre con il buggy del Jefferies Racing Team, soprannominato “The Beast”, l'edizione 2018 della Dakar.
Per lui è la quinta Dakar e la seconda volta assieme al fratello, il quale ne ha già alle spalle undici. In questa epica gara ci sono da percorrere 9000km con partenza dal Perù, attraversando la Bolivia e arrivando poi in Argentina il 20 gennaio. La “bestia” dei Coronel ha un motore da 6,2 litri Chevrolet LS3 e pesa 1850kg.
“Correre da solo non è umano perché si dorme poco e male e non è salutare – ha spiegato Coronel riferendosi alle precedenti avventure alla Dakar – Non voglio dire niente dei miei avversari, ma questa macchina è in pieno Coronel-style, fatta di passione e popolare tra i fan. La Jefferies Racing ha già dimostrato molto alla Dakar e abbiamo le stesse passioni e sensazioni”.
“Sicuramente i 15 giorni da affrontare con la stessa vettura saranno molto duri per entrambi, ma credo che il fatto di essere gemelli ci ponga in una posizione di favore perché solo noi possiamo capire meglio di chiunque altro ogni caratteristica. Ci possono essere difficoltà, ma in 10″ le risolveremo e tutto andrà bene”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments