Caso iniettori Honda, Mariani: "Più deluso dal comportamento di Volvo"
Il team principal e responsabile di JAS e Team Castrol ha raccontato in esclusiva a Motorsport.com perché le Civic sono state escluse in Cina, ma si è tolto anche i sassi dalle scarpe per quello che è accaduto in pista in Giappone.
Sabato mattina gli appassionati del WTCC si sono svegliati con un'altra notizia-bomba riguardante le Honda Civic WTCC. Dopo la grana del 2016 riguardante il fondo vettura irregolare, per le vetture della JAS Motorsport è arrivata una nuova squalifica, questa volta riguardante gli iniettori del motore, che la FIA ha ritenuto irregolari.
A distanza di 12 mesi, quindi, le Honda hanno dovuto subire un'ulteriore esclusione (per quanto riguarda le gare della Cina) che mette il team italo-giapponese in seria difficoltà nella lotta per i titoli Costruttori e Piloti.
Ma se per il discorso del fondo vettura di un anno fa pareva tutto molto più chiaro, oggi ci si potrebbe domandare come un iniettore possa fare la differenza in termini di prestazioni e del perché Honda e JAS Motorsport siano finiti ancora sotto la lente della FIA.
A tal proposito, Motorsport.com ha interpellato Alessandro Mariani, team principal del Castrol Honda World Touring Car Team, che ha spiegato la situazione in questa intervista esclusiva che vi proponiamo.
Dopo la storiaccia del fondo irregolare, adesso non vanno bene nemmeno gli iniettori; cosa sta succedendo?
"Per il fondo vettura nel 2016 avevamo sfruttato una grey area del regolamento in assoluta buona fede e questo la FIA lo ha riconosciuto. La stessa cosa è stata fatta con gli iniettori, dove purtroppo si è verificato un vizio di forma nell’interpretazione del regolamento. Fra l'altro non era una modifica che poteva garantirci un incremento delle prestazioni, dispiace che la cosa sia venuta fuori ora e che in termini di punteggi ci abbia penalizzato parecchio".
Scusa la franchezza, ma così sembra che Honda cerchi sempre una scappatoia...
"Come lo scorso anno, Honda e JAS Motorsport non vogliono assolutamente fare furbate, i regolamenti ci sono e se l'arbitro FIA ci fa notare che non li abbiamo rispettati accettiamo il verdetto, stavolta con amarezza e senza ulteriori polemiche o appelli. Ribadisco che le nostre azioni sono tutte in buona fede e mi fa piacere che la FIA lo abbia riconosciuto, altrimenti ci avrebbero dato una punizione molto peggiore".
Alla fine vi siete rifatti con la pole position di Michelisz e la sua vittoria nella Main Race, dopo esservi aggiudicati il MAC3; siete contenti?
"Certo, "Norbi" era davvero incontenibile domenica e lo ha dimostrato, ma c'è una cosa che non mi va giù..."
Sentiamo...
"Sono molto deluso per il comportamento della Volvo e per i contatti visti nelle due gare, dato che i loro tre piloti sembrava che ce l'avessero con noi speronando tutte e tre le nostre vetture. Michigami volava e non ha potuto ottenere i bei risultati che si stava meritando per colpa di Catsburg, mentre Björk ha negato il secondo posto a Guerrieri con una toccata gratuita, nonostante Esteban gli avesse lasciato lo spazio. Girolami invece ha letteralmente buttato fuori Michelisz; questo è l'incidente che mi ha dato più fastidio. Magari loro pensavano che ingaggiando Guerrieri e Tarquini volessimo mettergli i bastoni fra le ruote con qualcuno che potesse danneggiarli, cosa che non è affatto accaduta come si è visto nelle ultime gare".
Sembra che tu sia più arrabbiato per questo che per la squalifica...
"Diciamo di sì, purtroppo alla Polestar Cyan Racing hanno agito come pensavano potessimo fare noi con loro e questo mi ha dato più fastidio della storia degli iniettori".
Intanto però vi siete goduti anche un ottimo Guerrieri; ti ha sorpreso?
"E' un ragazzo che va fortissimo e lo sapevamo anche prima, lo abbiamo preso per questo e ha fatto un ottimo lavoro. Non mi ha sorpreso, anzi. Dei due mi ha stupito molto di più Tarquini perché aveva una macchina molto diversa da quella che aveva lasciato e le condizioni erano molto peggiori. Entrambi ci hanno aiutato enormemente ed Esteban potrebbe proseguire con noi fino al termine della stagione, dipende cosa diranno i medici a Monteiro nel valutare il suo recupero, che in ogni caso sta procedendo bene".
Come sta Tiago?
"Prosegue la riabilitazione, purtroppo pensavo che le cose si sitemassero prima. Certamente la botta che ha preso è stata molto forte, ancora non sappiamo se a Macao potrà esserci, per cui con Esteban siamo rimasti d'accordo che correrà con noi se Tiago non ce la dovesse fare. Spero comunque che possa tornare per il Qatar, in modo da mostrare che è di nuovo in forma e che si è ripreso".
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