Nonostante una conclusione leggermente anticipata, la quinta ed ultima giornata dei test di
Portimao delle squadre del
Mondiale Superbike è sicuramente quella che ha dato il maggior numero di risposte. Finalmente sul tracciato portoghese è arrivato il sole ed i tempi sono scesi al livello del weekend di gara dello scorso anno.
A stupire sono state ancora una volta le
Suzuki ed in particolare
Alex Lowes. Il campione in carica del
BSB ha macchiato la sua giornata con una scivolata senza conseguenze, per via della quale però ha cosparso di olio la pista, costringendo la direzione gara ad interrompere la sessione, ma a sorpresa ha stampato il miglior tempo di giornata.
Il britannico rischia seriamente di diventare uno dei outsider da tenere d'occhio in questa stagione ed ha spinto la sua
GSX-R1000 fino ad un tempo di 1'42"5, abbassando di un paio di decimi il primato in gara realizzato dall'iridato
Tom Sykes, assente in Portogallo come tutta la squadra ufficiale
Kawasaki.
In generale comunque sono state le moto del
Team Crescent a brillare, visto che in seconda posizione troviamo il vice-campione del mondo in carica
Eugene Laverty, che piano piano ha adattato la quattro cilindri giapponese alle sue esigenze, fino ad arrivare a girare in 1'42"6.
Sotto al muro dell'1'43" sono scesi anche
Davide Giugliano e
Jonathan Rea, entrambi accreditati di un crono di 1'42"9. Il ducatista si è detto soddisfatto degli ennesimi piccoli passi in avanti mostrati dalla
1199 Panigale, sottolineando anche di non essere riuscito neanche a tentare un vero e proprio assalto al tempo a causa delle bandiere rosse. Qualche miglioramento lo si è visto anche in casa
Honda, con
Rea che ha continuato a lavorare soprattutto sull'elettronica, riuscendo a reggere un passo dell'1'43" basso.
Non era troppo soddisfatto invece
Marco Melandri: il ravennate apre la schiera dei piloti rimasti al di sopra dell'1'43" ed oggi ha perso un po' di tempo dietro ad alcune modifiche alla sua
Aprilia RSV4 che non si sono rivelate particolarmente azzeccate.
Tra le
EVO merita di essere sottolineata la prestazione di
Sylvain Barrier, che ha spinto la sua
BMW fino ad un crono di 1'44"0, limitando quindi a solo 1"5 il suo distacco nei confronti del battistrada. Mezzo secondo più indietro troviamo poi la
MV Agusta di Claudio Corti, impegnato a sistemare i problemi di elettronica che tormentano la
F4 RR.
WORLD SUPERBIKE, Portimao, 20/01/2014
Quinta giornata di test (tempi ufficiosi)
1. Alex Lowes - Suzuki - 1'42"5
2. Eugene Laverty - Suzuki - 1'42"6
3. Davide Giugliano - Ducati - 1'42"9
4. Jonathan Rea - Honda - 1'42"9
5. Marco Melandri - Aprilia - 1'43"1
6. Chaz Davies - Ducati - 1'43"2
7. Leon Haslam - Honda - 1'43"5
8. Sylvain Barrier - BMW EVO - 1'44"0
9. Claudio Corti - MV Agusta - 1'44"5
10. Alex Hofmann - Aprilia - 1'45"0
11. Jeremy Guarnoni - Kawasaki EVO - 1'45"3
12. Michele Magnoni - Honda - 1'46"4
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