Le
Suzuki erano state la grande rivelazione dei test privati del
Mondiale Superbike andati in scena fino ad oggi e le
GSX-R1000 del Team Crescent hanno iniziato alla grande anche i test collettivi di
Phillip Island, con
Eugene Laverty che ha messo tutti in fila nella prima delle due giornate in programma.
Il vice-campione del mondo in carica ha realizzato il miglior crono della sessione mattutina in 1'30"513 e questo riferimento gli è bastato per mettere tutti in fila, a partire da un ottimo
Davide Giugliano, autore del secondo crono assoluto e più rapido nella sessione pomeridiana. Il nuovo pilota ufficiale della
Ducati ha chiuso con un gap di un paio di decimi, sorprendendo un po' tutti.
Non bisogna dimenticare però che la
1199 Panigale fu molto veloce in Australia anche lo scorso anno, conquistando la
Superpole all'esordio con
Carlos Checa. Terzo tempo per il campione del mondo
Tom Sykes, più lento di appena 19 millesimi rispetto a
Giugliano con la sua
Kawasaki. Un buon risultato comunque, perchè il veloce tracciato australiano non è mai andato troppo a genio a
"The Grinner".
Dietro di lui c'è il compagno di squadra
Loris Baz, molto veloce ma anche protagonista di una caduta senza conseguenze alla Southern Loop. Stesso discorso che vale anche per
Alex Lowes, ottimo quinto all'esordio a Phillip Island con la
Suzuki, scivolato alla MG. Sesto riferimento cronometrico per l'
Aprilia di Marco Melandri, staccato di oltre sei decimi dalla vetta, ma più rapido di
Sylvain Guintoli, ottavo alle spalle anche della
Honda di Leon Haslam.
Veniamo ora alle
EVO: ottimo debutto per la
Ducati 1199 del Team Althea, con
Niccolò Canepa che è riuscito a staccare l'11esima prestazione assoluta, riducendo a solo 1"3 il suo gap dalla vetta e mettendo ben otto decimi tra sé e la
Kawasaki EVO di Luis Salom. Terzo tempo per
Sylvain Barrier, autore anche di una scivolata con la sua
BMW. Davanti a lui, con il 14esimo tempo assoluto, troviamo poi la
MV Agusta di Claudio Corti, già parsa in crescita rispetto ai test spagnoli.
Da segnalare, infine, le cadute di
Alessandro Andreozzi, Michel Fabrizio e Peter Sebestyen, con quest'ultimo che è stato anche costretto a passare dal centro medico per un controllo, anche se dovrebbe essersela cavata senza conseguenze troppo gravi. Problemi invece per le
Buell, che hanno completato solamente qualche giro di installazione con
Geoff May ed Aaron Yates.
WORLD SUPERBIKE, Phillip Island, 17/02/2014
Prima giornata di test collettivi
1. Eugene Laverty IRL Voltcom Crescent Suzuki GSX-R1000 1'30"513
2. Davide Giugliano ITA Ducati SBK 1199R 1'30"718
3. Tom Sykes GBR Kawasaki Racing ZX-10R 1'30"737
4. Loris Baz FRA Kawasaki Racing ZX-10R 1'30"757
5. Alex Lowes GBR Voltcom Crescent Suzuki GSX-R1000 1'31"000
6. Marco Melandri ITA Aprilia Racing RSV4 1'31"146
7. Leon Haslam GBR Pata Honda CBR1000RR 1'31"172
8. Sylvain Guintoli FRA Aprilia Racing RSV4 1'31"321
9. Jonathan Rea GBR Pata Honda CBR1000RR 1'31"404
10. Chaz Davies GBR Ducati SBK 1199R 1'31"419
11. Niccolò Canepa ITA Althea Ducati 1199R 1'31"897 (EVO)
12. Toni Elias ESP Red Devils Roma Aprilia RSV4 1'32"301
13. David Salom ESP Kawasaki Racing ZX-10R 1'32"636 (EVO)
14. Claudio Corti ITA MV Agusta RC Yakhnich F4RR 1'32"858
15. Sylvain Barrier FRA BMW Italia S1000RR 1'32"997 (EVO)
16. Jeremy Guarnoni FRA MRS Kawasaki ZX-10R 1'33"509 (EVO)
17. Fabien Foret FRA MAHI Kawasaki ZX-10R 1'33"676 (EVO)
18. Sheridan Morais RSA IRON BRAIN Kawasaki ZX-10R 1'33"954 (EVO)
19. Luca Scassa ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R 1'33"960 (EVO)
20. Alessandro Andreozzi ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R 1'34"140 (EVO)
21. Michel Fabrizio ITA IRON BRAIN Kawasaki ZX-10R 1'34"314 (EVO)
22. Imre Toth HUN Team Toth BMW S1000RR 1'36"258
23. Geoff May USA Team Hero EBR 1190RX 1'38"152
24. Aaron Yates USA Team Hero EBR 1190RX 1'39"656
25. Peter Sebestyen HUN Team Toth Italia S1000RR 1'42"242 (EVO)
Top Comments