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Test Aragon, Day 2: brillano Biaggi e Badovini

Max con la gomma da gara, Ayrton con quella da qualifica. Diversi team non hanno divulgato i tempi

La pioggia ha lasciato lo spazio al sole nella seconda giornata dei test di Motoland Aragon del Mondiale Superbike, con temperature rimaste più basse rispetto a quelle che abbiamo in questi giorni in Italia, ma che sono arrivate comunque a toccare i 30 gradi. Tuttavia, anche il secondo giorno di prove non ha dato troppi riferimenti agli spettatori esterni. Le due BMW S1000RR ufficiali, per esempio, hanno completato la bellezza di 287 giri (in pista c'era anche il collaudatore Steve Martin), ma la squadra tedesca ha deciso di non divulgare i tempi realizzati da Marco Melandri e Leon Haslam, che comunque alla fine hanno utilizzato entrambi anche la gomma da qualifica. Stesso discorso che vale anche per Ayrton Badovini, che con la moto della BMW Motorrad Italia dovrebbe essere stato ufficiosamente il più veloce, girando in 1'58"7 quando la sua S1000RR montava la gomma da qualifica. Decisamente più alti i tempi del compagno Michel Fabrizio, che però ha lavorato esclusivamente con la gomma da gara, andando alla ricerca di un maggior feeling con la sua moto. "Siamo abbastanza soddisfatti di questo test ad Aragón. Nonostante la pioggia di ieri che ha limitato il tempo a nostra disposizione, siamo riusciti a completare appieno il programma che ci eravamo prefissati. Ayrton ha svolto un buon lavoro, ha provato tutto il materiale nuovo ed è andato bene anche con gomma da qualifica. Con Michel abbiamo fatto il possibile per migliorare il suo feeling con l'anteriore della moto ed i risultati sono incoraggianti. Ci affacciamo quindi fiduciosi al round di settimana prossima anche se sappiamo che il nostro livello si vedrà solo allora" ha commentato Serafino Foti. Quello che ha tratto le indicazioni più positive, dunque, è probabilmente il leader del Mondiale Max Biaggi, che con la sua Aprilia RSV4 è stato l'unico capace di infrangere il muro dell'1'59" con una gomma da gara, lavorando sul set-up e staccando di ben sei decimi la moto gemella di Eugene Laverty. Mistero, infine, anche sulle prestazioni messe a referto dalle Kawasaki e dalle Suzuki del team Crescent, anch'esse presenti sul tracciato spagnolo con i piloti titolari. Non bisogna dimenticare, infatti, che Loris Baz era stato praticamente l'unico pilota ad aver girato nella giornata di apertura, approfittandone per prendere confidenza con la ZX-10R sul bagnato.

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