Se l'esito della prima sessione di prove libere del
Mondiale Superbike a
Silverstone aveva sorpreso, si può senza dubbio dire altrettanto della prima di prove ufficiali. Davanti a tutti, infatti, non ci sono i piloti britannici, che tradizionalmente qui fanno la differenza, ma la
Ducati di Carlos Checa, alla faccia di chi diceva che la
1198 avrebbe patito i lunghi rettilinei del tracciato britannico.
Anzi, a riprova dell'ottimo feeling delle bicilindriche di Borgo Panigale con questa pista è arrivato il clamoroso secondo tempo di
Maxime Berger: per il pilota del
team Supersonic si tratta infatti del primo exploit importante da quando ha fatto il grande salto nella classe regina delle derivate di serie.
Il leader della classifica iridata però è riuscito decisamente a fare la differenza con un tempo di 2'05"477 con cui ha staccato di quasi quattro decimi
Berger. Dietro ai due ducatisti comincia poi la schiera dei piloti di casa, aperta da
Tom Sykes e Leon Camier. E dopo il miglior tempo di stamani si conferma in palla anche
John Hopkins, quinto con la
Suzuki della Crescent Racing.
Buono anche il sesto tempo messo a segno da
Michel Fabrizio, che non si è fatto spaventare dalla frattura di un alluce che gli è stata diagnosticata prima di recarsi in Inghilterra. Continua a faticare invece
Max Biaggi, che è solo nono con la sua
Aprilia, anche se con un distacco tutto sommato contenuto di mezzo secondo.
In calo rispetto a questa mattina c'è
James Toseland, che comunque con il dodicesimo crono è risultato il secondo tra i piloti in pista con le
BMW, chiudendo dietro a
Leon Haslam, ma davanti al compagno di squadra
Ayrton Badovini.
Chi per ora sta facendo fatica, e non poca, a digerire le pieghe di
Silverstone invece è senza dubbio
Marco Melandri: il pilota della
Yamaha non è riuscito a schiodarsi dalla 14esima posizione che aveva occupato anche in mattinata, chiudendo con un passivo di oltre 1"2.
World Superbike - Silverstone - Qualifica 1
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