Nonostante una scivolata senza conseguenze avvenuta nel corso delle prove libere,
Carlos Checa ha fatto capire a tutti fin dalla prima sessione di prove ufficiali di
Phillip Island che chi vorrà lottare per la vittoria nel round di apertura se la dovrà vedere con la sua
Ducati.
Del resto, visto l'andamento dei test di inizio settimana, questa non è una grande sorpresa, perchè lo spagnolo ne era stato l'assoluto mattatore e anche oggi è riuscito a mettere la sua
1198 marchiata
Althea Racing in cima alla lista dei tempi in entrambe le occasioni in cui si è scesi in pista.
Con il suo 1'37"577 ha preceduto di poco meno di tre decimi l'altra bicilindrica di Borgo Panigale affidata a
Sylvain Guintoli. Anche quella del francese dell'esordiente
Liberty Racing è una bella conferma, dopo l'ottimo lavoro svolto nei test. Oltre a loro, l'unico in grado di abbattere il muro dell'1'38" è stato il neo pilota ufficiale della
Yamaha, Eugene Laverty.
Solo quarto il campione del mondo in carica
Max Biaggi, che chiude staccato di quasi mezzo secondo con la sua
Aprilia RSV4, mostrando però dei progressi rispetto alle prove libere. Anche questa però non è una novità: nella passata stagione il "Corsaro" ci ha abituati a dei weekend "in crescendo".
Tutti molto vicini nella seconda fila virtuale, aperta dalla
Ducati del ceco
Jakub Smrz. Alle sue spalle troviamo il vice-campione del mondo in carica
Leon Haslam, passato quest'anno alla
BMW e seguito proprio dalla
Suzuki che fu sua nel 2010, che oggi è guidata dall'italiano
Michel Fabrizio. Il romano si è reso anche protagonista anche di una scivolata senza conseguenze nel finale, ma paga meno di un decimo nei confronti di
Smrz a fine giornata.
Per trovare la prima delle nuove
Kawasaki Ninja ZX-10R bisogna invece scorerere la classifica fino all'ottavo posto, dove compare lo spagnolo
Joan Lascorz, che al debutto è riuscito subito a fare meglio del veterano
Tom Sykes, 13esimo. In nona piazza c'è poi
Jonathan Rea: l'irlandese della
Castrol Honda sembra aver superato i problemi alla mano sinistra relativi alla caduta avvenuta nella giornata di lunedì.
E
Marco Melandri? Il suo per ora è stato un debutto in sordina, dato che si è dovuto accontentare del 12esimo tempo, staccato di oltre un secondo. Tuttavia, il ravvenate ha la scusante di non essere ancora al 100% della forma fisica dopo l'intervento alla spalla cui è stato costretto a sottoporsi durante la pausa invernale.
World Sbk - Phillip Island - Q1
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