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Fabrizio non ama Assen, ma è pronto a lottare

Il pilota romano andrà a caccia del primo risultato importante in sella alla Suzuki

L'inizio dell'avventura in sella alla Suzuki non è stato troppo semplice per Michel Fabrizio: il pilota romano ha faticato un pò nella trasizione dal bicilindrico della Ducati al quattro cilindri della GSX-R1000 e i risultati raccolti nelle prime due uscite del Mondiale Superbike sono stati un pò al di sotto delle aspettative. Nel weekend Michel avrà una nuova occasione per tentare di rifarsi, anche se non sarà facile, visto che il suo feeling con il tracciato di Assen non è mai stato eccelso... "Tanti sono i piloti che parlano bene del circuito di Assen, ma per quanto mi riguarda non è mai stato un terreno di caccia favorevole - non dal 2006 in avanti. Non so il motivo per cui questo tracciato non mi sia mai andato a genio come ad altri, non c'è stato quel 'click', per qualche ragione" ha detto Fabrizio al sito ufficiale della Sbk. "C'è da tenere a mente il fatto che, dopo tre stagioni trascorse in Ducati, quest'anno corro con una quattro cilindri. Questo fatto potrà giocare un ruolo importante e spero che la moto si adatterà bene al tracciato, permettendomi di guidare al meglio". L'obiettivo principale, dunque, è quello di riuscire a realizzare un assetto che possa rendere bene sul passo di gara: "Sarà importante ottenere un set-up che garantisca una buona stabilità, altrimenti nel momento in cui si spinge al massimo si rischia di ottenere l'effetto opposto, ovvero di risultare lenti. Per questo motivo devo restare calmo e concentrarmi su un buon passo di gara. Se dovessi riuscire ad ottenerlo ed a qualificarmi in una buona posizione, sono sicuro che potrei lottare con i primi". Tra le difficoltà incontrate nelle prime uscite, Michel ha individuato però anche il livello di competitività della serie, che probabilmente è il più alto di sempre: "Il livello di competitività è molto elevato quest'anno e in molte occasioni una frazione di secondo è abbastanza per far la differenza tra la prima fila e la terza. Penso che questa sia la stagione più dura di tutta la storia del Mondiale Superbike, ma a me piacciono le sfide. Non mi tiro indietro quando c'è da lottare e ho intenzione di migliorare i risultati dello scorso anno".

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