Carlos Checa era partito per
Donington Park con grande ottimismo, spiegando che la sua
Ducati 1198 potrebbe ben adattarsi alle caratteristiche del tracciato britannico. A giudicare dall'andamento della prima sessione di prove libere, il leader del
Mondiale Superbike sembra aver colpito nel segno.
Lo spagnolo ha realizzato il miglior tempo in 1'29"978, risultando l'unico pilota in grado di infrangere la barriera dell'1'30". Alle sue spalle, staccata di poco più di un decimo, c'è la
Yamaha di
Marco Melandri: il pilota ravvenate si è quindi confermato già abbastanza veloce da essere uno dei protagonisti del Mondiale.
Positivo anche il terzo tempo di
Jonathan Rea, parso abbastanza in forma ora che finalmente l'infortunio rimediato nei test collettivi di
Phillip Island sembra solo un brutto ricordo. Dal quarto in giù invece i distacchi sono decisamente più alti, con
Leon Haslam che paga mezzo secondo su
Checa.
L'altro dato interessante è che nelle prime otto posizione troviamo sette moto diverse, visto che dopo Haslam troviamo nell'ordine la
Kawasaki di un ottimo
Joan Lascorz, la
Suzuki di
Michel Fabrizio e l'
Aprilia del campione del mondo in carica
Max Biaggi.
Il ritardo di otto decimi del pilota romano non deve preoccupare comunque: ormai è un classico vedere la sua
RSV4 staccata dalle vetta nelle prime libere. Grandiosa la zampata di
Ayrton Badovini, autore dell'ottavo tempo con la
S1000RR del
BMW Team Motorrad Italia.
Da segnalare il ritorno in sella di
Chris Vermeulen, che però ha mostrato di avere ancora parecchi limiti a livello fisico ed è stato il pilota che ha girato meno. Dietro di lui c'è infatti solo la
Kawasaki di
Mark Aitchinson, vittima di una caduta nel corso della sessione. Non bisogna dimenticare però anche i problemi tecnici che hanno colpito l'
Aprilia di
Noriyuki Haga.
World Sbk - Donington - Libere 1
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