Il
Mondiale Superbike arriva al giro di boa, con la settima tappa sul circuito spagnolo di
Motorland Aragon. Un tracciato inedito per le derivate di serie, se si escludono i test di inizio anno: in quella occasione il Campione del Mondo,
Max Biaggi, non nascose il suo apprezzamento per un circuito spettacolare e tecnico.
Piuttosto lunga (oltre 5.300 metri), la pista spagnola mette alla frusta sia le doti motoristiche che la capacità di trovare il ritmo, alternando forti saliscendi a curve da raccordare ed interpretare al meglio. Doti che non difettano certamente al cinque volte iridato. Preoccupa semmai la condizione fisica di
Max che è reduce dalla caduta in prova a
Misano.
La dolorosa rottura della cartilagine delll'astragalo (osso del piede) non ha impedito a
Biaggi una prova di coraggio e di orgoglio che lo ha portato due volte sul podio. Ma la gara spagnola incombe senza alcuna sosta impedendo il riposo.
"
Non sarò certamente al cento per cento - spiega
Max -
ma direi che me la sono cavata piuttosto bene a Misano e non mi tirerò certamente indietro ora, spero solo di poter lavorare col team senza troppi problemi e impedimenti: se vogliamo tenere aperto il Mondiale non abbiamo alternative. Il circuito mi piace, fin dai primi test ho capito che qui si può veramente fare la differenza e penso sia una pista dove anche la RSV4 si potrà esprimere al meglio. Se riusciremo ad arrivare in gara con le idee chiare ce la giocheremo sicuramente".
Leon Camier arriva invece da un weekend particolare, che lo ha visto protagonista di una positiva ma sofferta rimonta fino al sesto posto in Gara 1 dopo una Superpole disastrosa. Gara 2 invece si è chiusa con una caduta che non gli ha consentito di ripartire dopo la bandiera rossa, una brutta delusione per Leon che puntava a fare bene. Per lui sarà importantissimo conquistare una buona posizione in griglia, suo vero tallone d'Achille fino a questo punto della stagione.
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