Marco Melandri ha senza dubbio dimostrato di avere grinta da vendere in
gara 1 del
Mondiale Superbike a
Portimao, nella quale ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale, rilanciando pesantemente la sua candidatura nella corsa al titolo iridato, avendo preceduto per appena 26 millesimi proprio il leader della classifica
Sylvain Guintoli.
Il pilota della
BMW aveva ancora tanta rabbia dentro per quanto gli è accaduto un paio di settimane fa, quando la fidanzata
Manuela ha perso il bambino che aspettavano da tre mesi, e l'ha scaricata sulla pista, facendo parte del gruppetto di test per tutta la distanza di gara, ma rendendosi anche protagonista di un recupero prodigioso nelle tornate conclusive.
Un bel gruppetto di cinque moto, di cui facevano parte il poleman
Tom Sykes, le due
Aprilia ufficiali di
Eugene Laverty e Guintoli, ma anche la
BMW del ravennate e la
Honda di Jonathan Rea, ha regalato grande battaglia nelle prime tornate. Nella parte centrale della corsa però il plotoncino ha iniziato a perdere alcuni pezzi, con
Rea e Laverty costretti ad alzare bandiera bianca per problemi di natura meccanica (molto probabilmente motore per entrambi).
A sette giri dal termine sembrava poi compromessa anche la gara di
Melandri, che è finito lunghissimo alla prima curva a causa di un attacco avventato di
Sykes, e qui è venuto fuori anche tutto l'acume tattico di
Guintoli, che si è portato al comando quando di tornate al termine ne mancavano solo quattro giri dopo aver gestito molto bene le sue gomme.
Il francese però si è ritrovato a dover fare i conti con la grande grinta di
Melandri, che lo ha passato di forza alla prima staccata dell'ultimo giro. Tuttavia, il portacolori dell'
Aprilia non si è voluto arrendere senza lottare e nella parte centrale della pista ha portato un attacco deciso all'italiano, finendo però lungo dopo averlo sfilato. Finita qui? Assolutamente no, perchè
Guintoli si è rimesso in carena con grinta e si è incollato alla
S1000RR di Marco nel curvone finale, lanciandogli la volata e chiudendo alle sue spalle per appena pochi millesimi.
Nonostante questa grande lotta, nel finale i primi due sono riusciti a staccare
Sykes, che con la sua
Kawasaki comunque porta a casa un terzo posto che gli regala punti preziosi in ottica campionato. Alle sue spalle, approfittando anche delle disavventure altrui,
Leon Camier è stato bravo a piazzare la
Suzuki al quarto posto, davanti alla seconda
Kawasaki di Loris Baz.
Dell'elenco dei ritirati fanno parte anche
Davide Giugliano, scivolato nelle prime tornate, ed
Ayrton Badovini, la cui
Ducati 1199 Panigale è finita ko nel finale. Nonostante i tanti piloti che non hanno visto la bandiera a scacchi, è stata un'altra gara difficile per gli uomini di Borgo Panigale:
Carlos Checa era stato anche sesto nei primi giri, ma poi ha perso inesorabilmente posizioni, chiudendo nono ad oltre 23".
Per quanto riguarda il campionato, al comando rimane sempre
Guintoli, che ha riportato ad 8 lunghezze il suo vantaggio su
Sykes. In terza piazza poi segue
Melandri, ma per lui i punti da recuperare sono ben 41.
World Superbike - Portimao - Gara 1
World Superbike - Classifica campionato
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