Tom Sykes aveva promesso fuoco e fiamme per la gara di casa del
Mondiale Superbike, a
Donington Park, e per ora non si può di certo dire che il pilota della
Kawasaki abbia deluso. Il vice-campione del mondo ha dominato praticamente tutte le sessioni disputate ed andato a prendersi la sua quarta
Superpole consecutiva e stagionale, realizzando il nuovo primato del tracciato britannico in 1'27"378.
L'unico che è riuscito a limitare i danni nei confronti del portacolori della
Kawasaki è stato il leader della classifica iridata
Sylvain Guintoli. Il pilota dell'
Aprilia è stato l'unico a scendere sotto all'1'28" oltre al poleman e, curiosamente, ha copiato al millesimo il precedente primato della pista, che apparteneva proprio a
Sykes.
La prima fila poi si completa con la seconda
RSV4 ufficiale di
Eugene Laverty, che però per ora non sembra aver trovato il giusto feeling con la sua moto e si è visto rifilare quasi sette decimi da
Sykes, che si candida quindi ad un ruolo da grande favorito anche per le due gare di domani.
Sorprende il quarto tempo della
Honda di Jonathan Rea, che proprio all'ultimo giro ha guidato davvero da funambolo per saltare davanti alla
Suzuki di Leon Camier, al quale l'aria di casa ha dato l'opportunità di conquistare il miglior risultato stagionale in Superpole.
Rispetto alle aspettative hanno un po' deluso le due
BMW ufficiali, con
Marco Melandri e Chaz Davies che si andranno a schierare rispettivamente in sesta e settima posizione. Un vero peccato soprattutto per il ravennate, che questa mattina aveva detto di essersi trovato molto a suo agio con la
S1000RR.
Il quadro dei piloti arrivati all'ultimo segmento della qualifica si completa con
Davide Giugliano e la wild card
Niccolò Canepa, che a sorpresa è stato il migliore tra i piloti
Ducati. Carlos Checa è stato infatti eliminato in Superpole 2 (lamentandosi di essere stato ostacolato da Rea) e dividerà la quarta fila con i francesi
Jules Cluzel e Loris Baz.
Eliminato al termine della Superpole 1, infine, il redivivo
Leon Haslam, tornato in sella alla sua
Honda dopo la frattura di tibia e perone di
Assen e capace di mettersi dietro anche
Ayrton Badovini e Michel Fabrizio.
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