Si è aperto con la pista bagnata il weekend di
Phillip Island del
Mondiale Superbike, gara di apertura della stagione 2014. Con due giorni di test sulle spalle proprio sul tracciato australiano e le previsioni che parlavano di un miglioramento quasi certo per il pomeriggio, è normale che la prima sessione di prove libere sia andata un po' a rilento.
Solamente 14 piloti hanno deciso di prendere la via della pista e di questi appena 9 hanno messo a referto un riferimento cronometrico, nonostante il nuovo regolamento porti un nuovo peso specifico alle prove libere, visto che la classifica cumulativa dei primi tre turni designi l'accesso dei primi dieci piloti alla
Superpole 2. Con tanti big col senno di poi giustamente fermi ai box, a svettare in questa prima sessione è stata la
Honda CBR1000RR di Jonathan Rea, ma alla fine il suo 1'37"033 si è rivelato un crono di poco valore.
Le previsioni, infatti, erano corrette e nel secondo turno i piloti hanno potuto lavorare con l'asfalto asciutto. Non si può dire però che non ci sia stata una bella sorpresa, visto che la prima zampata del 2014 è stata firmata da un quasi rookie: a realizzare il miglior crono è stato il nuovo pilota della
Suzuki, Alex Lowes. La parola quasi è d'obbligo per il campione in carica del
BSB, che in passato aveva disputato un paio di gare in sella alla
Honda ufficiale, ma che ora si è ripresentato molto più pronto sulla scena della SBK, come testimoniato dalle grandi cose mostrate nei test invernali, ma anche dall'1'31"100 sfoderato oggi.
In ogni caso, va detto che in pista si è visto un grande equilibrio con cinque moto differenti nella top five. E sicuramente fa piacere che ci siano due piloti di casa nostra nella scia del britannico, per di più su due moto nostrane. La seconda piazza, ad appena 37 millesimi, è occupata dall'
Aprilia RSV4 di Marco Melandri, mentre 68 millesimi troviamo la
Ducati 1199 Panigale di Davide Giugliano, che quindi ha dato un'ennesima riprova dei segnali di crescita mostrati durante tutto l'inverno dalla bicilindrica di Borgo Panigale.
Quarto tempo per il campione del mondo in carica
Tom Sykes e per la sua
Kawasaki ZX-10R, che hanno chiuso con un gap di poco inferiore ai tre decimi, precedendo l'autore del miglior tempo del turno mattutino, ovvero
Rea. Vicinissimo al pilota della
Honda c'è anche
Eugene Laverty con la seconda
Suzuki del Team Crescent, ma al di sotto del mezzo secondo di distacco troviamo anche la
Honda di Leon Haslam.
Da segnalare le cadute che hanno avuto per protagonisti, ma fortunatamente senza conseguenze,
Loris Baz e Sylvain Guintoli. Questo comunque non gli ha impedito di ottenere un posto provvisorio nella
Superpole 2, visto che al momento occupano l'ottava e la decima posizione, mentre tra di loro si è inserita la seconda
Ducati ufficiale di
Chaz Davies. Per quanto riguarda le
EVO, proprio come nei test, a dettare il ritmo è stato ancora una volta
Niccolò Canepa, 12esimo assoluto con la
1199 Panigale del Team Althea e distanziato solo di 1"2.
Rispetto all'inizio di questa settimana però la concorrenza si è avvicinata, con la
Kawasaki ZX-10R del veterano
Fabien Foret che lo segue a soli quattro decimi, tallonata dall'altra "verdona" di
David Salom. In 16esima piazza poi troviamo la
MV Agusta F4 RR di Claudio Corti, moto ancora un po' acerba che paga un paio di secondi rispetto ai migliori, mentre le
Buell EBR 1199 RX per ora sono rimaste addirittura al di fuori della top 20. Da segnalare, infine, l'ingaggio in extremis da parte del
Team Pedercini del pilota locale
Matt Walters, che sostituirà l'infortunato
Luca Scassa in sella ad una delle sue
Kawasaki EVO.
World Superbike - Phillip Island - Libere 1
World Superbike - Phillip Island - Libere 2
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