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Phillip Island, Gara 2: la bandiera rossa lancia Guintoli

Laverty rompe il motore ed inonda la pista d'olio: gara interrotta e consegnata al pilota dell'Aprilia

Nel bene e nel male Eugene Laverty è stato il grande protagonista del weekend di Phillip Island del Mondiale Superbike. Suo malgrado, infatti, il vincitore della prima frazione ha consegnato il successo di gara 2 a Sylvain Guintoli quando il motore della sua Suzuki è esploso nel corso del 15esimo giro, inondando la pista di olio. Inevitabile a questo punto l'esposizione della bandiera rossa, che ha premiato proprio il francese dell'Aprilia, che un paio di giri prima aveva preso il comando delle operazioni proprio ai danni della GSX-R1000 di Eugene e che quindi si è visto assegnare la vittoria dalla direzione gara, che ha deciso di non ridare il via alle ostilità. Un trionfo comunque molto importante perchè, proprio come un anno fa, consente a "Guinters" di lasciare l'Australia da leader della classifica con 41 punti, 10 in più rispetto alla grande rivelazione di gara 2, ovvero Loris Baz. Il francese ha portato la sua Kawasaki ZX-10R nelle posizioni di vertice fin dall'inizio e forse, senza l'interruzione, avrebbe avuto anche le carte in regola per lottare per la vittoria. In ogni caso ritrovarsi secondo nel Mondiale è un risultato che va sicuramente oltre alle aspettative del giovane pilota transalpino. Questa situazione particolare ha permesso anche a Tom Sykes di riscattare una prima manche decisamente deludente, andando a piazzare la sua ZX-10R sul gradino più basso del podio. Sicuramente quello visto in questo primo fine settinana dell'anno è stato un "The Grinner" un po' in ombra, ma almeno il campione del mondo in carica è riuscito a limitare i danni su una pista che anche in passato non gli aveva mai sorriso. Proprio come in gara 1, si ferma ai piedi del podio Davide Giugliano, che comunque può essere soddisfatto del suo esordio da pilota ufficiale Ducati, visto che nella passata stagione la 1199 Panigale non è mai stata tanto competitiva come oggi. E' chiaro però che vedere il podio sfumare per così poco in entrambe le gare deve aver lasciato anche un pizzico di rammarico per il pilota italiano. Oltre a Laverty, tra i delusi di questa seconda frazione va sicuramente indicato Marco Melandri: il ravennate dell'Aprilia ha compromesso la sua prova nel corso dell'ottavo giro, con un "drittone" al tornantino che lo aveva retrocesso al 14esimo posto. Poi è stato bravissimo a rimontare fino all'ottavo posto, ma il passo mostrato nei giri successivi non può che aumentare il suo rammarico per un'occasione sprecata. Davanti a lui ne hanno approfittato le Honda di Jonathan Rea e Leon Haslam e l'altra Ducati di Chaz Davies. Per quanto riguarda la classe EVO, David Salom ha completato la sua domenica trionfale con una doppietta, dimostrando che forse la sua Kawasaki sembra avere qualcosa sul passo gara rispetto alla Ducati di Niccolò Canepa, che invece al momento si esprime meglio a livello di prestazione pura, quindi in qualifica. La classifica del Mondiale (primi dieci): 1. Guintoli 41; 2. Baz 31; 3. Melandri 28; 4. Giugliano 26; 5. Sykes e Laverty 25; 7. Rea 21; 8. Davies 17; 9. Salom 13; 10. Canepa 11.

World Superbike - Phillip Island - Gara 2

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