La lunga trasferta di
Phillip Island era iniziata malissimo per
Carlos Checa, ma lo spagnolo non ci ha messo troppo per passare dalle stalle alle stelle. All'inizio della settimana scorsa, in occasione dei test privati, era finito in ospedale per un blocco intestinale, poi ieri si è reso protagonista di una brutta caduta, ma oggi si è rifatto con gli interessi.
Alzi la mano chi avrebbe scommesso anche solo un euro sulla possibilità che la
Ducati 1199 Panigale potesse centrare la
Superpole all'esordio nel
Mondiale Superbike: probabilmente ieri non lo avrebbe fatto neanche l'ex campione del mondo, ma oggi è stato bravissimo a riuscire a risparmiare ben due gomme da Superpole per il terzo segmento e all'ultimo giro ha sfoderato un crono di 1'30"234, mettendo tutti alle spalle della sua bicilindrica di Borgo Panigale.
Dietro di lui, proprio sotto alla bandiera a scacchi, si è portato
Eugene Laverty con l'Aprilia RSV4 ufficiale. La cosa curiosa è che il pilota britannico ha ottenuto il suo tempo montando una gomma da gara. Una situazione che però conferma una certa difficoltà mostrata da quasi tutti i piloti nel trovare il feeling con le gomme da Superpole, che al rientro ai box presentavano delle bolle quasi per tutti.
La prima fila si chiude con
Michel Fabrizio (da quest'anno si passa alle file da tre moto come in MotoGp): il pilota romano non è riuscito a completare l'opera iniziata ieri, quando era stato il più veloce per tutta la giornata, ma è anche vero che probabilmente nessuno si sarebbe aspettato di vederlo tanto competitivo al debutto sull'
Aprilia RSV4.
Solo in seconda fila due dei piloti più attesi, ovvero
Tom Sykes e Marco Melandri. Al pilota della
Kawasaki e a quello della
BMW è mancato un po' l'acuto per piazzare la loro moto nella prima linea dello schieramento, ma va detto che entrambi sono alle prese con alcuni problemini di natura fisica: una microfrattura al polso sinistro per il britannico ed una spalla dolorante per il ravennate.
A dividere la seconda fila con loro ci sarà il nuovo pilota
Aprilia Sylvain Guintoli, che ha perso diverse posizioni proprio sotto alla bandiera a scacchi, precedendo comunque la
Suzuki GSX-R1000 di Leon Camier, che esce un po' ridimensionata da questa Superpole dopo le grandi performance nei test della scorsa settimana. Il britannico dividerà la terza fila con le due
Honda di Leon Haslam e Jonathan Rea, con quest'ultimo che è stato l'unico a non riuscire a scendere sotto all'1'31" nell'ultimo segmento.
Sfortunato
Davide Giugliano, eliminato da
Haslam proprio sotto alla bandiera a scacchi nella
Superpole 2: il portacolori del
Team Althea è stato uno di quelli che hanno risentito maggiormente del problema della formazione delle bolle sulle gomme da Superpole e all'ultima curva si è anche reso protagonista di un'imbarcata pericolosa, senza la quale avrebbe avuto più fortuna. In quarta fila con lui si schiereranno i due "ragazzini terribili" delle squadre ufficiali,
Loriz Baz e Chaz Davies.
I primi a salutare la concorrenza, al termine della
Superpole 1 sono stati invece
Max Neukirchner, Jamie Stauffer ed Ivan Clementi, con la wild card locale che è stato l'unico a finire a terra nell'arco dell'intera sessione.
World SBK - Phillip Island - Superpole
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