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Niente test per il Team Althea prima dell'Australia

Bevilacqua ha spiegato che la definizione della squadra ha richiesto più tempo del previsto

Dopo una stagione passata a difendere i colori dell'Aprilia, il Team Althea di Genesio Bevilacqua ritornerà alle sue origini. La sua squadra infatti sarà nuovamente legata alla Ducati, come quando vinse il titolo della Superbike con Carlos Checa, ma schiererà una 1199 Panigale in versione EVO, che sarà affidata a Niccolò Canepa. Di tutto questo il manager italiano ha parlato in una breve intervista rilasciata a WorldSBK.com, che vi riproponiamo integralmente. Che effetto fa tornare con Ducati dopo i successi ottenuti nel recente passato? "E' un ritorno convinto e pieno di aspettative, il rientro di Paolo Ciabatti e l'arrivo di Gigi dall'Igna daranno una svolta senza dubbio positiva ai programmi sportivi dell'azienda di Borgo Panigale. Per me non c'è stata nessuna difficoltà ad abbracciare di nuovo i colori Ducati, visti i buonissimi rapporti che ho mantenuto con entrambi. Sia Dall'Igna che Ciabatti mi hanno da subito dimostrato molta disponibilità. Abbiamo ottimi ricordi del periodo trascorso con Ducati, soprattutto quando siamo usciti vincitori sia in Superbike che in Superstock 1000 nel 2011. Sono convinto che la moto sia molto migliorata in questi anni di sviluppo e che Marinelli ed i suoi tecnici ci metteranno a disposizione un mezzo molto competitivo, un punto di riferimento per la classe EVO". Come stanno andando avanti i preparativi per la prossima stagione? Avete test in programma? "Purtroppo la definizione della squadra e dei budget ci ha portato via molto tempo e quindi non saremo pronti prima della trasferta in Australia". Quanto è importante l'avvento della classe EVO per un team privato? "La EVO oggi è importante per tutti, non solo per i privati. Sono convinto che grazie a questa formula si potrà tornare ad avere una griglia degna della SBK e non penso che ci sarà un calo delle prestazioni, visto che avremo pneumatici più performanti rispetto alle moto SBK, che potranno compensare il presumibile gap a livello di motore e di elettronica . E' evidente che io ci credo molto e non ho nessuna difficoltà a dire che questa nuova esperienza stimola sia me che la mia squadra. Siamo nelle stesse condizioni nelle quali eravamo nel 2010, quando andammo alla scoperta del nostro potenziale nel nostro primo anno con Ducati. Sapete tutti come è andata a finire...". Dopo aver creduto e lanciato Davide Giugliano ora punti su un altro giovane italiano di talento. Con quali obiettivi? "Canepa non ha ancora raccolto quello che merita. E' un pilota molto forte ed un serio professionista. Mi piace il suo carattere e penso che tutta la nostra squadra gli potrà dare le necessarie motivazioni ed anche quel pizzico di esperienza che gli permetteranno di fare un salto di qualità e di raccogliere risultati importanti. Sono contento e pienamente convinto delle scelte che ho fatto".

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