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Melandri: "Prima parte di stagione poco semplice"

Marco traccia un bilancio delle prime gare e spera che quella di Imola possa rappresentare la svolta

Melandri:
La trasferta di Portimao non avrebbe potuto essere più altalenante per Marco Melandri: dopo aver centrato una bellissima vittoria in gara 1, la seconda stagionale, il pilota della BMW ha dovuto fare i conti con una gomma difettosa in gara 2, che lo ha relegato nelle retrovie, facendo salire nuovamente a 57 lunghezze il suo ritardo nei confronti del battistrada Sylvain Guintoli. Per il ravennate è arrivato quindi il momento di provare a tracciare un bilancio di questa prima parte di campionato: "Non è stata una prima parte di stagione semplice, cominciata con l'infortunio di Phillip Island in un momento in cui dovevamo ancora affinare i meccanismi della nuova squadra. Una volta migliorate le nostre prestazioni, alcuni problemi che non potevamo prevedere ci hanno limitato. Ora dobbiamo concentrarci e cercare di far bene in tutte le gare, abbiamo un po' di svantaggio in classifica, ma la gara è ancora lunga" ha detto a WorldSBK.com. Tra due settimane la Superbike sarà di scena ad Imola, un tracciato che nelle ultime due stagioni non ha sorriso particolarmente a Melandri, che però spera che quest'anno possa permettergli di dare la svolta definitiva alla stagione che gli serve per continuare a credere nel titolo. "La pista di Imola mi piace, anche se nelle due stagioni precedenti non sono riuscito ad ottenere i risultati che avrei voluto per diversi motivi. Nei mie primi due anni del Mondiale 125cc invece, nel 1998 e 1999, ero riuscito ad ottenere un secondo posto ed una vittoria. E' un tracciato molto impegnativo, anche perché sono tantissimi i cambi di direzione e si trascorre poco tempo a gas spalancato, forse solo un paio di secondi sul rettilineo. Per far bene serve una moto che sia agile ma allo stesso tempo stabile in frenata e c'è bisogno di qualificarsi bene, perché le opportunità di sorpasso non sono molte e la linea ideale è fondamentalmente una sola" ha concluso.

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