Domani arriverà l'ora della verità per
Marco Melandri: dopo l'intervento alla spalla cui si è sottoposto in seguito al weekend di
Phillip Island, il pilota della
BMW tornerà in sella alla sua
S1000RR a Jerez de la Frontera con un duplice scopo. Da una parte c'è la voglia di valutare gli ultimi aggiornamenti realizzati dalla Casa bavarese, ma dall'altra quella di capire lo stato della sua spalle e soprattutto se la settimana prossima gli consentirà di lottare per la vittoria nel secondo round del
Mondiale Superbike, a
Motorland Aragon.
Il ravennate ne ha parlato con la
Gazzetta dello Sport, spiegando per prima cosa la natura dell'intervento effettuato dal
dottor Porcellini: "
In quindici anni di corse ho avuto così tanti problemi alle spalle che ormai sono un esperto della materia. L'intervento si chiama acromion plastica con tecnica di Mumford in artroscopia, di fatto mi hanno asportato parte dell'osso della spalla destra perché era molto rovinato dall'artrosi e mi aveva attaccato tutti i tessuti molli vicini. In più con la caduta di gara uno c'è stata una lesione da impatto sulla cartilagine tra testa dell'omero e acromio della clavicola".
Il dubbio di non poter essere già competitivo c'è: "
È difficile dire se potrò esselo. Avrò un'idea piu chiara dopo il test di Jerez. La mia speranza è di essere almeno al livello di gara uno a Phillip Island. Avevo problemi nelle curve a destra, non avevo la forza necessaria ma senza l'errore di Checa mi sarei giocato il podio".
Melandri, infatti, confida nel lavoro fatto dai suoi tecnici in sua assenza. Sono solo le sue condizioni a preoccuparlo: "
Sono preoccupato solo di me stesso, delle mie condizioni fisiche. Alla prima gara non si vincono i mondiali ma si possono perdere: per fortuna in Australia, tutto sommato, abbiamo portato a casa qualcosa, salvando il bilancio".
E non si è voluto sbilanciare neppure quando gli è stato ricordato che ha vinto ben due delle quattro gare disputate fino ad oggi sul saliscendi spagnolo: "
Ogni gara è una storia da riscrivere, ho solo voglia di guidare libero dal dolore, di divertirmi a guidare. Il risultato? Si vedrà".
Lui comunque ce la sta mettendo davvero tutta e anche la Pasqua l'ha passata ad allenarsi: "
Ero in palestra ad allenarmi, non ho mangiato neanche l'uovo. Sto contando le ore che mancano al test di Jerez. Spero tanto che la spalla sia posto, sarebbe una liberazione".
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