Quello visto ieri era stato un
Marco Melandri troppo "brutto" per essere vero: il ravennate aveva faticato decisamente a trovare il feeling su una pista a lui sconosciuta come quella di
Magny-Cours ma, grazie ad una bella zampata data proprio all'ultimo giro della Q2, il portacolori della
Yamaha si presenterà al via della Superpole con i galloni di poleman provvisorio.
Nella sua ultima uscita
Melandri è andato alla ricerca del tempo, montando una gomma morbida sulla sua
R1 e proprio in extremis è riuscito a portarsi davanti a tutti in 1'38"171, scavalcando di poco più di un decimo entrambe le
Ducati della Liberty Racing, seconda e terza con nell'ordine il pilota di casa
Sylvain Guintoli e Jakub Smrz.
Segue poi un bel terzetto di
BMW aperto da quella "tricolore" di
Ayrton Badovini e completato dalle due
S1000RR ufficiali di
Leon Haslam e Troy Corser. Settimo tempo invece per l'
Aprilia di Noriyuki Haga, che però nella parte centrale della sessione è rimasta piuttosto a lungo in testa al gruppo.
La top ten si conclude con
Jonathan Rea, Tom Sykes e Carlos Checa: il leader del mondiale non ha neppure migliorato la sua prestazione di ieri, ma è parso piuttosto evidente che non è andato alla ricerca della prestazione pura, lavorando in ottica gara. Stesso discorso che vale per
Eugene Laverty, che lo segue in 11esima piazza.
Con l'assenza forzata di
Ruben Xaus, ancora alle prese con i dolori al collo dovuti alla caduta di ieri, gli unici due piloti esclusi dalla Superpole sono
Javier Fores e Roberto Rolfo, che hanno chiuso rispettivamente in 17esima e 18esima posizione.
World Superbike - Magny-Cours - Qualifica 2
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