Tom Sykes non è sicuramente un tipo arrendevole e oggi lo ha dimostrato a
Magny-Cours, andando a prendersi la pole provvisoria del round conclusivo del
Mondiale Superbike. Sceso in pista con un casco dedicato a
Joan Lascorz, il portacolori della
Kawasaki sembra intenzionato a provare fino alla fine a recuperare i 30,5 punti che lo separano da
Max Biaggi nella classifica del
Mondiale e con il suo 1'38"200 ha mandato un bel segnale a tutto il resto del gruppo.
Il pilota britannico ha infatti distanziato di oltre quattro decimi il diretto inseguitore
Carlos Checa, risalito al secondo posto con la sua
Ducati dopo le difficoltà incontrante in mattinata. Ma attenzione perchè in terza posizione c'è un altro pilota che non ha intenzione di arrendersi nonostante due costole incrinate.
Stiamo ovviamente parlando di
Marco Melandri, non ancora recuperato al 100% dall'infortunio rimediato a
Portimao, ma abbastanza veloce da portare la sua
BMW in terza posizione, davanti all'altra
1198R di Davide Giugliano e alla
Honda di Jonathan Rea, scivolata in quinta posizione dopo l'ottima prestazione di questa mattina.
Come avrete notato, dunque, nella top five manca il leader della classifica iridata, che con la sua
Aprilia non è riuscito ad andare oltre al settimo tempo, distanziato di nove decimi dalla pole provvisoria di
Sykes. Davanti al
"Corsaro" si è inserito anche
Michel Fabrizio con la S1000RR della BMW Motorrad Italia, mentre alle sue spalle
Leon Haslam e Sylvain Guintoli chiudono la schiera dei piloti rimasti al di sotto del secondo di distacco.
Scorrendo la classifica si può notare come siano andate in calo le quotazioni di
Leon Camier, questa volta solo decimo con la
Suzuki, mentre siano rimaste stazionarie quelle di
, ancora intorno alla 12esima e 13esima piazza. Discorso che vale anche per Claudio Corti, 19esimo all'esordio sulla Kawasaki del Team Pedercini.World Superbike - Magny-Cours - Qualifica 1
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