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Le scelte della Pirelli per il round del Nurburgring

I piloti avranno a disposizione degli pneumatici in mescola SC0 e SC1

Dopo quattro settimane di pausa Pirelli torna a calcare le piste delle competizioni a due ruote in Germania insieme al circus del Campionato Mondiale eni FIM Superbike. Il round del Nürburgring, circuito che fa parte del calendario Superbike ininterrottamente dal 2008, segna anche il ritorno in Superbike della soluzione posteriore di gamma in mescola SC0, la R1261, particolarmente apprezzata dai piloti per l’elevato grip e le performance che è in grado di offrire e che a Mosca e a Silverstone non era stato possibile portare per via delle temperature troppo basse e in parte per la configurazione dei due circuiti che non li rendevano adatti ad una mescola morbida. Se tuttavia le condizioni non dovessero permetterne l’utilizzo i piloti della massima categoria potranno comunque contare su due soluzioni in mescola SC1, quella di gamma e una di sviluppo. A cinque round dalla fine del Campionato, che si traducono in 10 gare per i piloti della classe Superbike, la classifica finale resta quantomai incerta con tre case, Aprilia, Kawasaki e BMW, a contendersi il titolo costruttori e almeno 4 piloti di 4 nazionalità diverse e di tre case motociclistiche distinte che possono sicuramente aspirare al titolo di Campione Mondiale Superbike 2013. Situazione analoga in Supersport dove a lottare per il titolo sono Sam Lowes su Yamaha e Kenan Sofuoglu e Fabien Foret su Kawasaki. Tutti i piloti Supersport al Nürburgring potranno contare sulle due mescole SC1 posteriori già viste in azione a Silverstone, in particolare potranno ulteriore testare la SC1 di sviluppo R1591 che nel round inglese ha visto le preferenze della maggior parte dei piloti schierati in griglia. Il decimo round del Campionato Mondiale Superbike farà da cornice anche alle classi Superstock e alla European Junior Cup, per le quali sono previste ancora due gare dopo l’appuntamento tedesco. Il prossimo weekend infine si correrà anche il terzo ed ultimo appuntamento della Coppa delle Nazioni 2013. Il circuito del Nürburgring, così come lo conosciamo oggi, poco ha a che fare con lo storico tracciato che si componeva dei circuiti Nordschleife e Südschleife, quest’ultimo ormai demolito. Il tracciato su cui si corre ora e che ha sostituito i due anelli (nord e sud) è il Gp-Strecke, inaugurato nel 1984 e costruito proprio nella zona in cui sorgeva la Südschleife. Dopo la costruzione originaria, nel 2002 fu costruita dopo il rettilineo dei box anche la sezione denominata "Mercedes Arena". IL NURBURGRING DAL PUNTO DI VISTA DEGLI PNEUMATICI Il circuito del Nürburgring ha una lunghezza di 5137 metri con 9 curve a destra e 7 a sinistra e partenza sul lato sinistro per il pilota in pole position. Questo tracciato è caratterizzato da un asfalto molto datato e piuttosto consumato. La sua principale criticità è legata alla levigazione del manto stradale che ha portato negli anni ad una netta diminuzione del grip meccanico ed alla formazione di avvallamenti. Avendo un layout costituito da diverse curve veloci e molteplici cambi di direzione è auspicabile adottare soluzioni posteriori con un buon grip, per minimizzare gli effetti di sottosterzo e deriva. La carenza di grip viene maggiormente accentuata nei punti dove si ha una significativa inclinazione e dove la velocità di percorrenza è alta, in questi casi diventa anche molto difficile discriminare le diverse soluzioni posteriori. Generalmente, se le condizioni climatiche offrono delle temperature medio alte, il circuito non è particolarmente aggressivo nei confronti degli pneumatici posteriori, ma il livello di grip è scarsissimo. Per evitare alti tassi di scivolamento, con conseguenti aumenti di temperatura superficiale (che può ulteriormente peggiorare il grip), e per evitare la formazione di usure da sliding in percorrenza, si dovranno adottare soluzioni ad elevata improntabilità come la SC0. Nel caso in cui le temperature dovessero invece essere basse, è meglio verificare la condizione dell’asfalto con soluzioni SC1 per ovviare a problemi di lacerazioni da freddo. Sono presenti nel circuito anche alcuni punti dove sono richieste staccate veloci e brusche. Questo aspetto gioca un ruolo importante nella scelta dell’anteriore, perchè se l’asfalto richiede un buon grip di mescola per affrontare con precisione le curve, le frenate impegnative e gli inserimenti violenti richiedono invece un buon sostegno da parte dello pneumatico. Per questa ragione al Nürburgring la griglia degli anteriori risulta essere sempre molto variegata in funzione dello stile di guida del pilota. IL NURBURGRING DAL PUNTO DI VISTA TECNICO "Abbiamo corso in questo circuito alla fine degli anni ’90, per la precisione nel ‘98 e nel ’99, e poi dopo un’assenza di dieci anni siamo tornati nel 2008, questo sarà quindi il sesto anno consecutivo che il Campionato delle derivate di serie scenderà in pista su questo tracciato" ha dichiarato il Racing Director di Pirelli Moto Giorgio Barbier. "Con 7 anni di esperienza alle spalle possiamo pertanto affermare di conoscere molto bene questa pista che, dal punto di vista degli pneumatici, si caratterizza ormai per un asfalto molto liscio e quindi con poco grip. Aldilà di questo aspetto bisogna inoltre tener sempre in considerazione la forte varietà climatica ancor più accentuata dalla foresta in cui il circuito si colloca. La differenza di temperature, significativa tra mattina e pomeriggio, può dar vita anche a fenomeni di cold tearing, ecco spiegato perchè, pur avendo deciso di portare la SC0 che piace molto ai piloti perchè più performante in termini di grip rispetto alle altre mescole, abbiamo voluto e dovuto portare anche due soluzioni in mescola SC1 più protette in caso le temperature fossero più basse. Se ci dovessero essere le condizioni sarà anche interessante per noi poter rivedere in azione le nuove specifiche in mescola SC1 R1431 in Superbike e R1591 in Supersport che finora hanno dimostrato eccellenti qualità ma su cui abbiamo bisogno di raccogliere altri dati per valutarne la reale superiorità rispetto alle SC1 in gamma". LE SOLUZIONI PIRELLI PER LE CLASSI SUPERBIKE E SUPERSPORT Per questo decimo appuntamento stagionale Pirelli porta in circuito 4.462 pneumatici che permetteranno di far fronte alle esigenze dei piloti delle quattro classi del Campionato Mondiale Superbike oltre che a quelle della European Junior Cup e della Coppa delle Nazioni. Del quantitativo di pneumatici sopra indicato 1374 saranno destinati ai piloti Superbike, 1728 quelli assegnati alla Supersport, 448 per i piloti della Superstock 1000 e 480 per la Superstock 600, a questi se ne aggiungono 222 per i giovani piloti della European Junior Cup e 210 per quelli della Coppa delle Nazioni. Ogni pilota Superbike avrà a disposizione nel corso del weekend di gara, quindi dal venerdì alla domenica, 34 pneumatici anteriori e 35 posteriori, per la Supersport questo numero è di 24 sia per l’anteriore che per il posteriore. Nella classe Superbike i piloti avranno disporranno 3 soluzioni slick per l’anteriore e altrettante per il posteriore, oltre a 2 pneumatici posteriori da qualifica per pilota e agli pneumatici intermedi, 4 per l’anteriore e lo stesso quantitativo per il posteriore, e da pioggia, in quantità di 8 sia per l’anteriore che per il posteriore. Per l’anteriore Pirelli porta le due soluzioni già portate in tutti i round corsi quest’anno, ovvero la SC1 di gamma (R426) in mescola morbida e ideale per temperature esterne basse e/o circuiti mediamente severi e la SC2 di gamma (R982) ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità alla fascia battistrada. A queste si aggiunga una terza nuova specifica in mescola SC1, la S283, mai portata in pista prima d’ora e che rispetto alla SC1 di gamma dovrebbe offrire maggiore robustezza. Al posteriore, dopo l’assenza a Mosca e Silverstone, torna la SC0 di gamma, R1261, la soluzione morbida che ha esordito a Monza nella specifica con fascia centrale rinforzata ed è stata vista in azione con successo anche a Donington, Portimão ed Imola. Ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate, offre massima improntabilità su asfalti lisci e massimo sviluppo di trazione alle alte temperature oltre alla più elevata stabilità al decadimento termico delle prestazioni, ecco perchè è la soluzione tendenzialmente più apprezzata dai piloti qualora le condizioni climatiche e le caratteristiche del circuito ne permettano l’utilizzo. Ad affiancarla ci saranno due SC1: la nuova gomma di sviluppo R1431 portata per la prima volta ad Imola ed utilizzata da tutti i piloti schierati in griglia in Russia e a Silverstone, è uno pneumatico progettato con l’obiettivo di offrire più resistenza alla lacerazione ma pari grip rispetto alla SC1 di gamma (R828), quest’ultima a sua volta disponibile al Nürburgring e già presente nei primi tre round e ad Imola e Silverstone. Per la Supersport i piloti avranno a disposizione le medesime soluzioni presenti a Silverstone. Nello specifico 2 soluzioni per l’anteriore e altrettante per il posteriore, a cui si aggiungono pneumatici intermedi e da bagnato. All’anteriore i piloti ritroveranno le due soluzioni di gamma già presenti in tutti i round del 2013: la SC1 in mescola morbida (P1177) ideale per circuiti mediamente severi e la SC2 in mescola media (R1031) ideale per piloti aggressivi e che preferiscono la compattezza della fascia battistrada. Per il posteriore invece, ci sarà la SC1 di gamma R303, in mescola media e ideale per tracciati moderatamente severi, già portata nei primi nove round del 2013 e, come seconda opzione, la R1591, una nuova soluzione in mescola SC1 che ha debuttato con successo a Silverstone e che dovrebbe offrire le medesime prestazioni della SC1 di gamma unite ad una maggiore resistenza alla lacerazione.

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