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La Ducati recupera sia Checa che Badovini per Aragon

Entrambi non sono ancora al 100%, ma vogliono riscattare l'esordio difficilissimo di Phillip Island

La lunga pausa tra la trasferta di Phillip Island ed il secondo appuntamento stagionale del Mondiale Superbike a Motorland Aragon ha fatto decisamente comodo ai due piloti del Team Ducati Alstare. Sia Carlos Checa che Ayrton Badovini avevano infatti lasciato l'Australia con le conseguenze fisiche degli incidenti avvenuti nel corso del weekend, ma in questo modo hanno avuto il tempo per recuperare e ripresentarsi in Spagna vogliosi di rifarsi in sella alle loro 1199 Panigale. Il pilota italiano fu addirittura costretto a saltare entrambe le manche sul tracciato australiano, mentre una brutta caduta avvenuta in gara 1 ha lasciato il segno sull'ex campione del mondo, che è stato vittima di un forte trauma cranico e anche lui di una frattura ad un piede. L'unica cosa certa però è che ora i due sono vogliosi di ripartire da zero e provare a mostrare il vero potenziale della nuova creatura nata a Borgo Panigale. Carlos Checa: "Fisicamente parlando sono abbastanza a posto. Faccio ancora fatica ad andare in bici o a correre a piedi, ma riesco ad allenarmi in palestra e a fare ginnastica, quindi in moto non ci dovrebbero essere problemi. Anche mentalmente mi sento forte e pronto per le prossime gare. Fino a che non saremo lì in pista, faccio fatica a fare dei pronostici. Cominceremo con il nostro set-up di base e poi una volta in moto vedremo cosa c'è da fare - dipende sempre delle condizioni, dal livello di grip, dal consumo delle gomme. Sono stato ad Aragon la scorsa settimana per vedere il team di sviluppo che girava; hanno lavorato soprattutto sull'elettronica, che funziona bene, anche l'antispin. Non possiamo fare quei tipi di prove durante il weekend di gara perché ci vuole tanto tempo ed inoltre abbiamo solo una moto, quindi quello che hanno fatto durante i test ci darà delle informazioni e dei parametri molto utili. Ad Aragon spero di poter continuare a far crescere sia la moto che me stesso". Ayrton Badovini: "In palestra ho lavorato soprattutto sulle braccia e la parte superiore del corpo, mentre ovviamente per quanto riguarda le gambe posso fare ancora molto poco. Camminavo con le stampelle fino a pochi giorni fa perché mettere il peso sul piede era veramente un rischio. Quindi è da pochi giorni che riesco a camminare abbastanza bene, anche se non ho ancora tutta la mobilità del piede. Ho lavorato con i ragazzi della Clinica Mobile, abbiamo provato a mettere lo stivale e ad assumere la posizione di guida e non sembra che ci siano grossi problemi, non dovrei fare fatica a spingere sulle pedane. Parlando di Aragón posso dire che è un circuito che mi piace. E' vantaggioso per me in questo caso che non sia una pista molto fisica, così ho qualche opportunità di riposarmi, e penso che non farà neanche troppo caldo, fortunatamente. Abbiamo sempre la difficoltà dei due rettilinei e quindi ci sarà da lavorare per compensarla, ma mi sento abbastanza fiducioso".

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