Mancano pochi giorni al via del
Mondiale Superbike 2013, ma per l'ambiente delle derivate di serie la lunga trasferta australiana è cominciata oggi, con la prima giornata dei test privati. Si apre quindi anche l'era della gestione della
Dorna: la società spagnola è subentrata alla
Infront Motorsport alla guida del campionato ed ad occuparsene sarà
Javier Alonso, braccio destro di
Carmelo Ezpeleta.
Il 44enne spagnolo ha subito rilasciato un'intervista alla
Gazzetta dello Sport, per parlare dei piani futuri per il Mondiale Superbike, a partire dai regolamenti tecnici che entreranno in vigore nel 2014, dei quali si parla da tempo.
"
Non abbiamo mai detto che la Superbike si debba correre con moto di serie. Piuttosto vogliamo imporre un price-cap che comprenda il costo del mezzo, ma anche il personale, i viaggi... Non ci piace si utilizzino sospensioni da 120 mila euro l’anno di leasing" ha detto
Alonso, che ha poi ha aggiunto che ci vorrà ancora qualche mese per avere le regole definitive: "
In Australia discuteremo gli ultimi dettagli. Ad Aragon porteremo una bozza ed entro maggio avremo le norme 2014".
Recentemente si era sentito parlare anche della possibilità di cambiare il format delle due gare con una sola più lunga, ma per ora l'orientamente non sarebbe questo: "
Non cambieremo la tradizione, ma Dorna è aperta: se un giorno le Case ci chiederanno una gara più lunga, magari con il pit stop, ne parleremo".
Infine,
Alonso ha voluto rassicurare tutti. Riunire
MotoGp e SBK sotto un unico evento non è nell'interesse di nessuno: "
Non c’è alcuna possibilità. Sono realtà molto diverse: faremmo uno sgarbo alla Federmoto Internazionale e andremmo contro il nostro interesse. La Sbk per noi è un business".
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