Non sarà campione del mondo, ma sicuramente
Eugene Laverty potrà lasciare
Jerez de la Frontera a testa alta e senza rimpianti. Per continuare a sperare nel titolo, andato a
Tom Sykes già dopo la gara di questa mattina, il pilota dell'
Aprilia poteva solo vincere in Spagna ed ha fatto alla grande il suo dovere, concendendo il bis al successo di
gara 1 anche nella seconda manche.
Per buona parte della corsa ci ha provato anche il neo-campione del mondo a chiudere la stagione in bellezza, ma poi il portacolori della
Kawasaki ha ceduto intorno al 15esimo giro, lasciando via libera al nordirlandese, che prima lo ha scavalcato e poi ha preso il largo. Quello che fa specie però è che un pilota come
Laverty, che chiude il 2013 con ben 9 vittorie all'attivo, sia ancora senza un contratto per il 2014, visto che la Casa di Noale ha preferito dare ancora fiducia a
Sylvain Guintoli accanto al nuovo arrivo
Marco Melandri.
Un Guintoli che in gara 2 si è piazzato terzo alle spalle di
Sykes dopo una prova solitaria. In questo modo il francese ha chiuso al terzo posto anche il campionato ed è proprio questo che gli ha garantito ancora un posto in
Aprilia, perchè il rinnovo sarebbe scattato automaticamente in questo caso, mentre il contratto di
Laverty era semplicemente in scadenza.
Si è nuovamente fermato ai piedi del podio
Toni Elias, confermando di trovarsi a suo agio sulla pista di casa con l'
Aprilia del Team Red Devils, anche se il suo distacco è stato nuovamente pesante. Solo quinta invece la prima delle
BMW, che è stata quella di
Chaz Davies. Va detto però che all'appello mancava
Marco Melandri, che ha deciso di non prendere neanche il via, perchè il dolore alla caviglia era troppo forte. Una scelta che in un certo senso da ancora più valore al buon secondo posto di stamani.
Sesto posto per la
Suzuki del rientrante
Leon Camier, ma dietro di lui meriterebbe quasi un monumento
Lorenzo Lanzi, capace di portare in settima posizione la vecchia
Ducati 1098R del Mesaroli Racing. Il pilota italiano ha fatto valere tutta la sua esperienza, mettendosi dietro nomi più accreditati come
Jules Cluzel, Mark Aitchison e Davide Giugliano. In particolare quest'ultimo però ha pagato a caro prezzo dei problemi di estrema usura delle gomme, mandando in archivio in maniera deludente una stagione che si stava chiudendo in crescendo.
Peccato per il rookie
Sylvain Barrier, finito ruote all'aria a due giri dalla fine quando aveva portato la sua
BMW in nona piazza (alla fine ha chiuso 13esimo). Tra le altre cose il campione della
Superstock 1000 si è fatto prendere dalla foga ed è ripartito senza guardare cosa succedeva alle sue spalle creando una situazione di grande pericolo, visto che la
Yamaha di Broc Parkes lo ha evitato per un soffio. Ritirate, infine, le due
Ducati 1199 Panigale ufficiali di
Xavier Fores ed Ayrton Badovini.
World Superbike - Jerez de la Frontera - Gara 2
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