Ha iniziato il suo 2012 con una caduta, ma da quel momento il suo ruolino di marcia è stato davvero perfetto:
Carlos Checa lascia
Imola dopo aver conquistato una fantastica, e meritatissima, doppietta. Un risultato che lo proietta nuovamente in testa alla classifica del campionato, ma anche nella storia dell'autodromo sulle rive del Santerno: prima di lui, nessuno si era imposto per ben cinque volte qui nel
Mondiale Superbike.
Come in
gara 1, al via era stato
Tom Sykes a prendere il comando delle operazioni e questa volta il pilota della
Kawasaki sembrava avere il passo per regalare la vittoria alla Casa giapponese, ma forse ha chiesto anche troppo alla sua
ZX-10R nella prima fase di gara, pagando dazio nel finale.
Il ducatista invece si è installato subito in seconda posizione, ma al sesto giro ha commesso un piccolo errore, subendo il sorpasso di
Max Biaggi. Per un paio di giri si è assistito ad un botta e risposta carico di agonismo tra i due grandi big del Mondiale e
Sykes è stato bravissimo a sfruttare questo frangente, piazzando per ben due volte il nuovo record in gara del tracciato e creando un piccolo buco sugli inseguitori.
Buco che però il ducatista è riuscito a colmare piuttosto rapidamente una volta riuscito a liberarsi dell'
Aprilia del "Corsaro". Raggiunto
Sykes, ha iniziato a studiare l'avversario e poi ha otto giri dal termine ha sferrato il suo attacco vincente alla
Tosa, riuscendo poi a fare subito il vuoto alle sue spalle.
Il britannico della
Kawasaki però d'ora in avanti sarà un pilota da tenere decisamente d'occhio: nel finale, infatti, nonostante fosse un po' in crisi con le gomme, è riuscito a respingere i tentativi di attacco di
Leon Haslam, che nel frattempo aveva superato
Biaggi. Un secondo posto prezioso anche in ottica campionato per
Tom, che quindi sale per la terza volta sul podio nel 2012.
Ma un'altra bella notizia che ci arriva dal weekend imolese è il grande stato di forma proprio di
Haslam, che con la sua
BMW sembra aver finalmente ritrovato la grinta e la velocità che due anni fa gli hanno consentito di provare a contendere il titolo a
Biaggi, che invece probabilmente non sarà troppo contento dei due quarti posti raccolti oggi, che hanno permesso al campione del mondo in carica di scavalcarlo di 4 lunghezze.
Nonostante un brivido con un "dritto" alla
Villeneuve, Jonathan Rea ha conquistato un buon quinto posto con la sua
Honda, approfittando anche del ritiro di
Davide Giugliano, avvenuto proprio all'ultima tornata quando il campione del mondo della Superstock 1000 stava coronando una prestazione superlativa.
Sesto posto per
Eugene Laverty, con
Marco Melandri che sembra aver pagato a caro prezzo l'innalzamento delle temperature rispetto a questa mattina: con il passare dei giri la sua
BMW è andata sempre più in crisi, relegandolo in decima piazza dopo essere stato anche quinto nelle prime fasi.
Un lungo alla
Variante Bassa ha completato invece la giornata no di
Sylvain Guintoli, solo 11esimo quando era tra i protagonisti più attesi per oggi. Va detto però che il francese del
Liberty Racing ha preso il via con due costole incrinate, segno lasciato dalla caduta della prima frazione.
World SBK - Imola - Gara 2
World SBK - Classifica campionato
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