Dopo essersi dimostrato un pilota in grado di lottare per le vittorie di tappa nella passata stagione, nel 2013
Sylvain Guintoli va a caccia della definitiva consacrazione nel
Mondiale Superbike. Il pilota francese è stato scelto dall'Aprilia come erede di
Max Biaggi, quindi a lui spetterà il non facile compito di prendere il posto del campione del mondo in carica. L'obiettivo, dunque, può essere uno solo: la vittoria.
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Qualche differenza c'è ancora tra l'essere pilota privato o ufficiale. L'obiettivo ora è quello di lottare per il titolo, c'è ancora molto lavoro da fare ed è necessario un importante passo avanti, ma per fare questo step c'è bisogno della giusta moto e del team adatto. Per il prossimo anno credo che queste condizioni ci siano eccome. Sono sicuro che mi daranno tutto ciò che mi serve per stare tra i primi. Questo è ciò che voglio e sono pronto alla sfida: il mio desiderio è quello di battagliare in pista e voglio scendere in pista conscio di poter lottare per la vittoria" ha detto
Guintoli, che nel 2013 dividerà il box con il confermato
Eugene Laverty.
Sylvain è conscio del fatto che non sarà facile colmare il vuoto lasciato da
Biaggi, uno che ha regalato ben cinque titoli iridati alla Casa di Noale (3 in 250 e 2 in SBK), ma sa anche che certi treni vanno presi quando passano: "
La prospettiva è entusiasmante e si è trattato di un rischio ma alla fine era la decisione giusta da prendere".
Per quanto riguarda lo staff che lo circonderà, nei test di
Jerez de la Frontera, nei quali ha subito trovato un buon feeling con la
RSV4, ha avuto modo di lavorare con i ragazzi che componevano la squadra del
"Corsaro" e molto probabilmente continuerà con loro anche nella prossima stagione. La decisione finale comunque spetterà a
Gigi Dall'Igna.
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Credo al 100% nelle scelte che Luigi Dall'Igna farà perché sa bene di cosa i piloti hanno bisogno ed conosce i meccanismi della squadra. La crew con cui sto lavorando è la stessa che è stata a fianco di Max lo scorso anno e quindi conosce bene la moto e sa come farla funzionare a dovere. I loro riflessi sono già quelli giusti. Questo è reso evidente dal fatto che in molti casi sanno già cosa fare senza neanche confrontarsi e questo è un fattore vincente. Darò ad Aprilia il 100% della mia fiducia perché loro sanno meglio di me cosa c'è da fare. Dal canto mio so cosa fare in pista e loro sanno come mettermi nelle condizioni di dare il massimo".
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