Quella di
Brno è stata veramente una delle
Superpole più lunghe della storia della
Superbike, se non la più lunga in assoluto. Iniziata alle ore 15 è andata a terminare oltre le 17, a causa della lunga interruzione dovuta al brutto incidente avvenuto nei primi minuti del secondo segmento.
La
Ducati di Davide Giugliano è stata colpita da un sasso, che ne ha danneggiato il radiatore, che ha cominciato a perdere liquido inondando la pista e la ruota anteriore del pilota italiano, che poche metri più tardi è finito ruote all'aria.
Ad avere la peggio però è stato
Ayrton Badovini, il cui volo è stato davvero terrificante e si è concluso contro gli airfence di protezione. Il pilota della
BMW è stato trasportato alla Clinica Mobile, ma dovrebbe essersela cavata solo con qualche ammaccattura. La sua
S1000RR però è uscita davvero malconcia dalla carambola.
Nell'incidente poi sono stati coinvolti anche
David Salom e Jakub Smrz, ma a rendere l'interruzione così lunga è stata la quantità di liquido persa da
Giugliano, che ha richiesto un intervento piuttosto prolungato dei mezzi per la pulitura. Una volta terminati i lavori, ai piloti è stato concesso un warm up di cinque minuti e poi i primi 12 si sono affrontati in una sessione unica da 20 minuti.
E neanche a dirlo in questa è stato
Tom Sykes a mettere tutti in fila, sfoderando nel finale un 1'58"010 che è valso al portacolori della
Kawasaki il nuovo best lap del tracciato ceco. Non a caso, tra la sua
ZX-10R ed il diretto inseguitore
Carlos Checa è riuscito a mettere la bellezza di oltre quattro decimi.
Il secondo tempo comunque è un exploit importante per il campione del mondo in carica, perchè un anno fa questa non era stata un pista troppo favorevole alla
Ducati. La prima fila poi sarà completata dall'
Aprilia di Eugene Laverty e da
Giugliano, che è riuscito a ripartire dopo l'incidente e proprio all'ultimo giro ha relegato
Marco Melandri nella seconda.
Il pilota della
BMW ha patito grandi problemi di chattering e quindi non è riuscito ad esprimersi al meglio. A dividere la seconda linea della griglia insieme a lui ci saranno le altre due
S1000RR di
Leon Haslam e Michel Fabrizio, che si accomoderanno in settima ed ottava piazza, accando anche alla
Honda di Jonathan Rea.
Chiudono la top ten
Chaz Davies e Smrz, mentre
Salom e Badovini non sono più potuti tornare sulle loro moto dopo l'incidente. In ogni caso saranno davanti a
Max Biaggi, che nella Superpole 1 si è fidato eccessivamente della gomma da gara, finendo per essere escluso con il 14esimo crono. Per lui quindi si preannunciano due gare in salita quelle di domani, proprio su una pista che è sempre stata invece il suo terreno di caccia preferito.
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