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Melandri: "Volevo dimostrare di poter vincere"

Marco racconta così l'attacco a Sykes all'ultimo giro di gara 2. Guintoli prende punti importanti

Melandri:
Non era iniziata bene la domenica di gare per Aprilia Racing nella seconda tappa del Mondiale SBK, sulla pista spagnola di Aragon. Nella prima gara, frenati da un repentino calo del rendimento delle gomme, Marco Melandri e Sylvain Guintoli hanno progressivamente perso contatto coi primi e sono stati costretti a una gara coraggiosa ma tutta in difesa. Dopo una buona partenza gli alfieri Aprilia hanno via via perso posizioni e se Guintoli è riuscito a concludere al 6° posto, Melandri è scivolato fino alla 11esima posizione. La novità della prima gara al mattino (alle 10:30), introdotta per la prima volta da questo appuntamento iridato, ha fortemente condizionato la resa delle coperture sulla RSV4 (moto Campione del Mondo Costruttori in carica). Ma il ravennate ha saputo reagire da campione e, supportato da tutto il team, ha sfoggiato una grande prova di carattere. In Gara 2, con condizioni di temperatura più normali, Melandri e la sua Aprilia hanno ritrovato il miglior passo. Scattato dalla settima posizione Marco ha iniziato una serie di battaglie coi piloti che lo precedevano lasciandosi alle spalle Guintoli, Davies, Giugliano e Rea, guadagnando posizioni su posizioni fino ad agguantare, a quattro giri dalla fine, Sykes e Baz che, in coppia, avevano sempre condotto la gara tenendo lontani gli avversari. Con un sorpasso spettacolare Melandri si è portato al secondo posto a poco più di 2 giri dalla fine. Ma per un pilota della classe di Melandri, e dopo una rimonta così spettacolare, è sempre un obbligo puntare alla vittoria. Marco ha portato il suo attacco all’ultimo giro, ha cercato di rimanere incollato alla ruota di Sykes e in fondo all’ultimo rettilineo ha “tirato” una staccata tanto spettacolare quanto impossibile ma è andato un po’ lungo, si è trovato terzo e così ha chiuso. La sua è stata una gara grandiosa, da vero protagonista di un mondiale che è appena agli inizi e che promette di essere eccezionalmente incerto. La prova di carattere messa in pista da Melandri e dalla sua RSV4 battezza il binomio tutto italiano tra le stelle che mirano al titolo. Guintoli dalla prima tappa europea porta a casa 21 punti, a riprova della sua estrema concretezza e del fatto che chi vorrà occupare i piani alti della classifica mondiale dovrà fare i conti col forte pilota francese. Marco Melandri: "E’ un peccato aver praticamente buttato via Gara 1, fin dai primi giri ho faticato a guidare e non sono riuscito a tenere il mio ritmo. Nella seconda abbiamo cambiato qualcosa con il team, la moto lavorava decisamente meglio, ho solo perso un po’ di tempo nelle prime fasi di gara. Avevo qualche difficoltà in frenata e in ingresso curva, ma giro dopo giro ho guadagnato fiducia fino a raggiungere i battistrada. Ho superato Baz e a quel punto, con la vittoria a portata di mano, il mio DNA mi ha spinto a provarci anche se ero forse troppo distante da Sykes. Purtroppo sono andato lungo finendo terzo, ma volevo dimostrare di poter vincere e questa convinzione me la porterò ad Assen per cercare il primo sigillo stagionale". Sylvain Guintoli: "Gara 2 è andata molto meglio, al di là del risultato riuscivo a guidare con convinzione mentre in Gara 1 semplicemente si è trattato di portare a casa più punti possibile. In Gara 2 quando Marco mi ha superato ho cercato di seguirlo per raggiungere i primi, ma ho perso due volte il davanti e ho quindi deciso di mantenere il mio passo. I miglioramenti tra le due manche si sono visti, a un certo punto i miei tempi erano in linea con i migliori ma ormai ero troppo lontano per raggiungerli. Dobbiamo capire come le basse temperature della prima gara abbiano influenzato le nostre prestazioni in maniera così decisiva, con il nuovo orario di gara sarà importante riuscire a far rendere al meglio la RSV4 anche con temperature basse".

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