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A Monza Pirelli confida nella nuova gomma intermedia

E' stata realizzata proprio per evitare il ripetersi di situazioni come quella del 2012

Il brand della P lunga è pronto a correre nella pista di casa con i nuovi pneumatici Diablo Superbike da 17 pollici per la classe regina e i pneumatici Diablo Supercorsa SC per le classi Supersport, Superstock 1000 e Superstock 600. In particolare per la classe Superbike, viste le peculiarità del tracciato brianzolo e le potenze raggiunte dagli attuali motori, Pirelli porta per il posteriore delle soluzioni dei pneumatici di gamma che adottano particolari accorgimenti, come il rinforzamento della mescola nella sezione centrale, in grado di prevenire incovenienti quali il blister tipici di circuiti molto veloci e provanti per gli pneumatici come quello di Monza. Nel caso le condizioni climatiche si rivelassero particolarmente instabili come successe lo scorso anno, i piloti avranno quest’anno un’ulteriore arma a loro disposizione, ovvero il nuovo pneumatico intermedio progettato da Pirelli, il Diablo Wet. Diablo Wet è stato studiato e realizzato proprio per essere utilizzato se la gara partisse in condizioni di pista bagnata che però si va asciugando e viceversa oppure, come tipico del circuito di Monza, se dopo una precipitazione alcune parti del circuito fossero completamente bagnate per via della copertura degli alberi sovrastanti mentre altre fossero già quasi asciutte. Da quest’anno inoltre, con l’introduzione della regola del “Flag to Flag”, anche in condizioni climatiche particolarmente avverse non è prevista la sospensione della gara ma i piloti potranno effettuare il pit stop per cambiare le gomme perdendo però molto tempo per portare a termine il cambio. Proprio per questo motivo il nuovo intermedio, se queste dovessero essere le condizioni di gara, potrà rivelarsi prezioso in ottica tattica di gara e per evitare un eventuale pit stop che, diversamente, sarebbe inevitabile. Il circuito dell’Autodromo Nazionale di Monza è lungo 5793 metri e presenta 5 curve a sinistra e 8 a destra. Conta ben quattro lunghi rettilinei dove le motociclette possono superare anche i 330 km/h, per questo motivo è noto tra gli appassionati come il “tempio della velocità”. È tra gli autodromi permanenti più antichi al mondo, insieme a Spa-Francorchamps, Indianapolis, Montlhéry e Brooklands, la sua costruzione infatti fu decisa nel gennaio del 1922 dall'Automobile Club di Milano per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione. MONZA DAL PUNTO DI VISTA DEGLI PNEUMATICI La lunghezza dei rettilinei, la permanenza ad alta velocità e la violenza delle staccate stressano la parte centrale del pneumatico con sollecitazioni uniche tra tutti i circuiti del mondiale. Il circuito di Monza richiede un grosso impegno, praticamente unico in tutti i circuiti del mondiale, del centro della sezione dello pneumatico a causa dei lunghi rettilinei e delle forti staccate. In pratica l’energia termica sviluppata ad angolo di inclinazione nullo sia in accelerazione che in frenata è superiore di circa 5 volte quella sviluppata ad Assen. C’è poi l’impegno termico della spalla destra che, in particolare alla curva Biassono, resta a lungo piegata ad alta velocità in accelerazione, raggiungendo valori di energia termica sulla spalla che iniziano ad avvicinarsi a quelli record di Phillip Island. Il picco massimo sulla spalla destra tocca i 160° nella Biassono e nell’uscita dalla Parabolica, alla Biassono la temperatura dello pneumatico resta sopra i 100° per 6 secondi, alla Parabolica per 8 secondi. Alla variante Ascari che impegna due curve a sinistra con chicane, la spalla sinistra arriva in condizioni di temperatura molto bassa. Sul rettilineo di partenza la moto resta in piena accelerazione per 1,2 chilometri pari a 18 secondi consecutivi, permanendo per circa 350 metri pari a più di 4 secondi ad una velocità superiore a 300 Km/h. A 250 metri dalla prima variante si effettua una staccata forte per affrontare la chicane destra/sinistra, la velocità viene ridotta di ben 250 Km/h e la moto resta in frenata per 300 metri pari a 7 secondi con una sollecitazione termica per lo pneumatico 5 volte superiore a quella che si riscontra in ogni altro circuito. Dopo la prima variante inizia poi il curvone Biassono, una lunga curva a destra dal raggio molto ampio di circa 300 metri dove lo pneumatico resta per 400 metri pari a 7 secondi piegato a 50° ad una velocità di 230 Km/h, sollecitando termicamente la spalla destra che si mantiene sopra i 100° per 6 secondi toccando picchi di 160°, un’energia notevole superata solo dall’ultima curva di Phillip Island. Dopo la seconda curva di Lesmo, la spalla destra ha una temperatura superiore di 70° alla spalla sinistra. Alla Curva del Serraglio la struttura particolare del pneumatico Pirelli recupera rapidamente questa differenza, arrivando all’ingresso della variante Ascari con solo 15° di differenza. Qui, senza mai scendere sotto i 100Km/h, lo pneumatico raggiunge inclinazioni di circa 55° sulla sinistra per portarsi poi a 55° sulla destra e poi di nuovo sulla sinistra con una velocità di discesa in piega che raggiunge i 100° al secondo. Il bilanciamento dei due lati permette la migliore uscita dall’ultima curva della variante, per lanciarsi verso la staccata della Parabolica dove sulla spalla destra la temperatura del pneumatico resterà sopra i 100° per 8 secondi. MONZA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO "Per Pirelli quella di Monza è da sempre vissuta e percepita un po’ come la gara di casa perchè la nostra sede centrale dista pochi chilometri dall’autodromo" ha dichiarato il Racing Director di Pirelli Moto Giorgio Barbier. "E’ ormai noto a tutti che questo tracciato è in assoluto il più provante, insieme a quello australiano, per quanto riguarda gli pneumatici per via dei suoi rettilinei molto lunghi, della permanenza alle alta velocità e della violenza delle staccate, caratteristiche queste che stressano la parte centrale della sezione dello pneumatico con sollecitazioni uniche tra tutti i circuiti del Campionato Mondiale Superbike. In pratica l’energia termica sviluppata ad angolo di inclinazione nullo sia in accelerazione che in frenata è superiore di circa 5 volte quella sviluppata ad Assen. Inoltre c’è l’impegno termico della spalla destra dove, in particolare alla curva Biassono, lo pneumatico resta a lungo piegato ad alta velocità in accelerazione, raggiungendo valori di energia termica sulla spalla che si avvicinano a quelli record di Phillip Island. A questo si aggiungano le problematiche legate alla variabilità metereologica che lo scorso anno ci ha dato un assaggio dei disagi che potrebbe creare pur se quest’anno, grazie anche al nuovo intermedio progettato, siamo fiduciosi di poter affrontare le condizioni più ostiche. Negli anni passati, proprio per fronteggiare le criticità di cui parlavo poc’anzi, abbiamo sempre sviluppato degli pneumatici da 16,5 pollici che avevano come caratteristica non solo una sezione centrale in mescola più resistente ma anche un profilo maggiorato, quest’anno la sfida più grande è stata quella di creare delle soluzioni analoghe e al contempo migliorative rispetto alle precedenti sempre restando sul 17 pollici come dimensioni". LE SOLUZIONI PIRELLI PER LE CLASSI SUPERBIKE E SUPERSPORT La casa della P lunga porterà a Monza un totale di 4895 pneumatici per coprire le necessità delle quattro classi facenti parte del Campionato Mondiale eni FIM Superbike e della European Junior Cup. Le categorie minori Superstock 1000 FIM Cup e Superstock600 UEM European Championship avranno a disposizione, come per tutto il campionato, gli pneumatici Diablo Supercorsa nelle sole soluzioni di gamma: nello specifico nella 600 i piloti corrono usando la mescola SC1 all’anteriore 120/70 e SC2 al posteriore da 180/60, i piloti della 1000 usano in entrambi i casi la mescola SC2, anteriore sempre 120/70 ma posteriore da 200/55. Per le classi Superbike e Supersport, vista l’unicità e particolarità del tracciato brianzolo, Pirelli ha deciso di puntare in particolare su soluzioni di sviluppo che sfruttano le mescole di gamma. Ogni pilota Superbike avrà a disposizione 37 anteriori e 36 posteriori, per i piloti Supersport il quantitativo sarà di 25 anteriori e 27 posteriori. Per la classe regina Superbike Pirelli propone 4 soluzioni da asciutto per l’anteriore e 3 per il posteriore a cui si aggiungono come sempre lo pneumatico posteriore da qualifica che i piloti potranno utilizzare nelle tre sessioni della Superpole del sabato e le soluzioni da intermedio, disponibili in quantità di 3 per l’anteriore e per il posteriore, e da pioggia, in quantità di 7 sia per l’anteriore che per il posteriore. All’anteriore una soluzione SC1 e tre SC2. Alle slick SC1 e SC2 di gamma (rispettivamente le specifiche R426 e R982), che sono già state portate ed utilizzate nei primi tre round della stagione in corso, si aggiungono due SC2 di sviluppo che Pirelli ad oggi ha portato esclusivamente a Phillip Island: la R1220 che si presenta come una SC2 più robusta e più protetta rispetto a quella di gamma e la R753 che è ancora più robusta della R1220 a favore di una ancora maggior resistenza all’usura. Per il posteriore tre le soluzioni previste, che definiamo di sviluppo perchè, pur mantenendo le mescole degli pneumatici di gamma, adottano degli accorgimenti particolari per far fronte alle insidie del circuito italiano, uno su tutti la fascia centrale dello pneumatico in mescola rinforzata. Per la prima volta nella stagione 2013 sarà presente una soluzione (S515) in mescola SC0, la più morbida tra quelle disponibili, da utilizzare con temperature elevate e che sostanzialmente si presenta come la SC0 di gamma di cui ha la stessa mescola ma con fascia centrale in mescola rinforzata in grado di offrire protezione dal blister che a Monza è una possibilità piuttosto comune. Alla SC0 si affiancano due SC1 di sviluppo in mescola di durezza media, la S513 che rispetto a quella di gamma presenta come unica differenza la fascia centrale battistrada rinforzata e la S514 che oltre alla sezione centrale rinforzata è stata appositamente progettata con struttura e materiali interni differenti per mantenerne le temperature d'esercizio particolarmente basse. La particolarità di rafforzamento della fascia centrale battistrada, adottata per le soluzioni posteriori da gara, sarà presente anche sulla gomma da qualifica a disposizione per la Superpole del sabato che presenta quattro strisce di colore fucsia, invece che giallo come di consueto, in onore delle celebrazioni per la festa della mamma che in molti Paesi nel mondo ricade proprio nel giorno della domenica di gara, 12 maggio. Per quanto riguarda la Supersport a disposizione dei piloti ci saranno per l’anteriore le due soluzioni di gamma, la SC1 in mescola morbida (P1177) e la SC2 in mescola media (R1031) già utilizzate e portate in tutte le gare corse finora nel 2013. Al posteriore i piloti potranno scegliere tra una nuova soluzione di sviluppo in mescola morbida SC0 (S510) da utilizzarsi qualora le temperature fossero più elevate e due soluzioni in mescola SC1 media: la R303 di gamma e la R1134, quest’ultima portata solo nella tappa di Phillip Island.

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