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Rea, fuga per la vittoria in Gara 1 a Buriram!

Jonathan vince la seconda gara in Kawasaki, mettendosi alle spalle l'Aprilia di Haslam e la Ninja di Sykes

La prima gara del secondo appuntamento del mondiale Superbike 2015 non è stata esaltante quanto le due manche di Phillip Island, ma la Thailandia ha confermato alcuni valori emersi sin dall'inizio della nuova stagione, conferendo inoltre grandi soddisfazioni al team ufficiale Kawasaki, in grado di conquistare un primo e un terzo posto al debutto sul Chang International Circuit di Buriram.

Jonathan Rea è la prima conferma regalata da Gara 1 andata in scena nella mattinata italiana. Il pilota britannico della Kawasaki si trova a meraviglia sulla Ninja e lo ha mostrato sin dal via. Una volta spenti i semafori si è infatti fiondato come una furia per affrontare il primo giro, che si è poi rivelato il momento chiave della corsa: Rea ha infatti preso subito un paio di secondi sui diretti inseguitori, per poi riuscire ad aumentarlo e a gestirlo nelle fasi finali della gara.

Alle spalle dell'imprendibile alfiere della "verdona" si è classificato un solido Leon Haslam, scattato non al meglio allo spegnimento dei semafori ma bravo a rrimontare e a prendersi un secondo posto in solitaria. Solo Alex Lowes avrebbe potuto impensierire la seconda piazza del pilota Aprilia, ma il britannico della Suzuki non è stato abbastanza costante per chiudere a podio. Per lui è arrivato comunque un sesto posto (dopo una caduta innocua) che però non soddisfa le iniziali aspettative.

Il podio, tutto siglato dalla Union Jack, è stato completato da un Tom Sykes apparso più rapido e a suo agio in sella alla sua Ninja, ma ancora non veloce a sufficienza per andare a contrastare l'incredibile momento di forma che sta attraversando il suo compagno di squadra, Jonathan Rea. Sykes è stato bravo a recuperare molte posizioni al via, ma ha dovuto arrendersi prima a Haslam e poi a Lowes, autore di un sorpasso all'interno di una curva molto discusso da parte del centauro Kawasaki. Una volta eliminato dalla lotta al podio Lowes, è stato Jordi Torres a impensierire Sykes per il podio, ma il vice campione del mondo 2014 ha tenuto bene, relegando lo spagnolo in quarta posizione.

Gara in rimonta per l'iridato in carica della Superbike, Sylvain Guintoli, il quale è stato molto bravo a risalire dalle retrovie a inizio gara per poi approfittare delle bagarre ed errori altrui per risalire ulteriormente la china e chiudere inaspettatamente nella Top Five. Detto del sesto posto di Lowes, al settimo troviamo il primo degli italiani e il primo dei piloti Ducati: Matteo Baiocco, bravo ad attendere le ultime curve per superare la concorrenza e cogliere un ottimo quanto meritato risultato.

Ottavo posto per un Troy Bayliss apparso molto più preparato fisicamente rispetto a Phillip Island, dove salì sulla Panigale R senza una preparazione adeguata ai ritmi imposti dalla Superbike odierna. Il pilota australiano ha mostrato di essere ancora competitivo nonostante il 30 marzo prossimo andrà a spegnere quarantasei candeline. L'ottava posizione finale è frutto di una buona ultima parte di gara, in cui ha recuperato tre posizioni per poi perdere il duello in volata con Baiocco. I segni di miglioramento sono innegabili e Troy, giro dopo giro, sembra capire sempre meglio la Rossa di Borgo Panigale.

Nono posto per David Salom, mentre Leandro Mercado ha chiuso la Top Ten. Da segnalare la buona gara effettuata da Chaz Davies prima della caduta all'undicesimo giro, che lo ha di fatto estromesso dalla lotta al podio e per le prime posizioni assolute. Il britannico del team Ducati Aruba ha chiuso undicesimo.  

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