Max Biaggi non c'è più, ma l'
Aprilia rimane lassù:
Eugene Laverty ha messo davanti a tutti la
RSV4 nella prima giornata dei test privati del
Mondiale Superbike, anche se va detto che gli altri big hanno avuto tutti degli importanti incidenti di percorso che hanno favorito il pilota ufficiale della Casa di Noale. Senza dimenticare poi che nella prima parte della giornata tutti hanno dovuto fare i conti con l'asfalto bagnato, a causa di un forte temporale arrivato con le prime luci dell'alba.
In particolare per
Tom Sykes e Carlos Checa hanno dovuto fare i conti con i dottori. Il britannico della
Kawasaki è caduto ed, oltre ad aver danneggiato la sua
ZX-10R, è stato costretto a recarsi a Melbourne per farsi controllare un
polso dolorante: la paura è che ci possa essere una frattura, quindi per oggi non è più tornato in sella e c'è il rischio concreto che possa decidere di rimandare il tutto ai test collettivi di lunedì.
E' andata anche peggio al
ducatista, che non è neppure arrivato in circuito: lo spagnolo
si è sentito male ieri sera dopo cena e oggi si è sottoposto a diversi consulti medici. L'ipotesi più plausibile è che abbia un forte blocco intestinale e quindi la sua presenza in sella alla
1199 Panigale è in forte dubbio anche per domani.
Tornando alla classifica,
Laverty ha messo tutti in fila in 1'31"7, precedendo di un paio di decimi
Leon Camier, che ha mostrato una
Suzuki in grande crescita nonostante una scivolata arrivata in mattinata. Il britannico è stato l'unico a scendere sotto all'1'32" oltre al leader e si è messo dietro le due
Honda di Jonathan Rea e Leon Haslam, entrambe accreditate di un tempo di 1'32"0, con la nuova elettronica della
CBR1000RR che pare fare progressi.
Nonostante abbia girato poco, a causa del dolore alla spalla che continua a tormentarlo,
Marco Melandri ha portato la sua
BMW in quinta posizione in 1'32"2, precedendo la seconda
Aprilia ufficiale di
Sylvain Guintoli e l'altra
Suzuki di Jules Cluzel: il francese proveniente dalla Supersport si sta piano piano adattando alla SBK, ma anche oggi è stato protagonista di due cadute.
Seguono poi
Davide Giugliano, molto veloce almeno fino a quando la sua
Aprilia non ha accusato un problema tecnico nel pomeriggio, e le due
Ducati di Ayrton Badovini e Max Neukirchner: la
1199 Panigale ufficiale, dunque, non è andata troppo meglio rispetto a quella del tedesco, segno evidente che l'assenza di
Checa si fa sentire. Il gruppo poi si chiude con
Chaz Davies, Loris Baz, Michel Fabrizio e Sykes, che prima di cadere aveva fatto segnare un tempo di 1'34"5.
WORLD SUPERBIKE, Phillip Island, 14/02/2013
Prima giornata di test (tempi ufficiosi)
1. Eugene Laverty - Aprilia - 1'31"7
2. Leon Camier - Suzuki - 1'31"9
3. Jonathan Rea - Honda - 1'32"0
4. Leon Haslam - Honda - 1'32"0
5. Marco Melandri - BMW - 1'32"2
6. Sylvain Guintoli - Aprilia - 1'32"3
7. Jules Cluzel - Suzuki - 1'32"5
8. Davide Giugliano - Aprilia - 1'32"7
9. Ayrton Badovini - Ducati - 1'32"8
10. Neukirchner - Ducati - 1'32"9
11. Chaz Davies - BMW - 1'33"0
12. Loris Baz - Kawasaki - 1'33"2
13. Michel Fabrizio - Aprilia - 1'33"7
14. Tom Sykes - Kawasaki - 1'34"5
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