Tornare su una pista del Motomondiale sembra aver ridato il sorriso e nuova linfa a
Marco Melandri: il ravennate è stato infatti il più veloce nella prima sessione di prove libere del round di
Sepang del
Mondiale Superbike, dove le derivate di serie fanno tappa per la prima volta nella loro storia.
In casa
Aprilia erano convinti che il potente motore della
RSV4 avrebbe fatto la differenza sul veloce tracciato malese ed è stato così, perchè le quattro cilindri di Noale hanno monopolizzato le prime tre posizioni in una sessione caratterizzata da un caldo davvero infernale, con oltre 30 grandi di temperatura ambientare ed addirittura 42 sulla'asfalto.
Melandri alla fine ha girato in 2'05"167, tallonato ad appena 55 millesimi dall'
Aprilia con i colori
Red Devils di Toni Elias e quella ufficiale di
Sylvain Guintoli a 124. Più indietro invece il resto del gruppo, capitanato dalla
Kawasaki del campione del mondo in carica
Tom Sykes, che però ha pagato ben mezzo secondo. Contrariamente alle previsioni, non sono parse poi troppo in difficoltà le
Ducati, con
Davide Giugliano e Chaz Davies che hanno occupato la quinta e la sesta posizione.
La classifica poi prosegue con la
Honda di Jonathan Rea, che si è anche reso protatagonista di una caduta, così come
Eugene Laverty che però in questo modo non è riuscito a fare meglio dell'11esimo posto con la sua
Suzuki. Tra i due c'è anche un altro terzetto composto da
Loris Baz, Leon Haslam ed Alex Lowes.
Grande sorpresa invece per quanto riguarda le
EVO, perchè a realizzare la migliore prestazione è stato
Alessandro Andreozzi, che con la
Kawasaki del Team Pedercini ha staccato il 12esimo crono assoluto. Va detto però che su una pista con due rettilinei così lunghi il distacco tra le
SBK e le
EVO è notevole: si parla di quasi 1" tra l'11esimo ed il 12esimo. Il quadro dei nostri poi si completa con il 13esimo tempo della
Bimota di Ayrton Badovini, tallonata dalla
MV Agusta di Claudio Corti, con
Niccolò Canepa e la sua
Ducati in 19esima.
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