L'
Aprilia ha dominato la prima gara di
Sepang del
Mondiale Superbike, ma in un certo senso si potrebbe anche dire che la Casa di Noale ha fatto una sorta di harakiri, visto che ad imporsi è stato
Marco Melandri, portando via punti preziosi a
Sylvain Guintoli nella giornata in cui
Tom Sykes è caduto alla prima curva, facendo uno zero pesante per la sua classifica.
E proprio questo episodio è stato una discriminante importante per la corsa, perché ha subito spezzato il gruppo in due tronconi:
Loris Baz è scivolato nel cambio di direzione tra la prima e la seconda curva e la sua
Kawasaki è andata letteralmente a falciare la moto gemella di
Sykes e la
Suzuki di Alex Lowes.
Un incidente che ha eliminato tutti e tre, ma soprattutto ha spezzato il gruppo in due tronconi, con i primi cinque che si sono ritrovati decisamente più avanti rispetto agli altri. Di questo gruppetto facevano parte appunto le due
RSV4 ufficiali di
Melandri e Guintoli, ma anche quella di
Toni Elias, oltre alla
Ducati di Chaz Davies ed alla
Suzuki di Eugene Laverty.
Sono bastati pochi giri poi per capire che
Guintoli e Melandri avevano tanto di più da dare rispetto agli altri tre, ed infatti hanno iniziato a fare il vuoto alle loro spalle girando quasi un secondo al giro più veloce. Per buona parte della corsa è stato davanti
Guintoli, ma poi nel finale il ravennate è riuscito ad avere il sopravvento, ritrovando una vittoria che gli mancava dalla tappa di Mosca dello scorso anno e salendo per la prima volta sul gradino più alto del podio con l'
Aprilia.
Come detto, guardando alla classifica iridata, forse permettere a
Melandri di imporsi non è stata una gran mossa da parte di
Romano Albesiano e soci, perché se da una parte è vero che
Guintoli ha potuto recuperare 20 punti su
Sykes, riducendo a 17 lunghezze il suo distacco, è altrettanto vero che il francese ha perso per strada 5 punti importanti. Tra le altre cose ora il britannico è al centro medico per accertamenti alla mano destra, che è molto dolorante dopo il suo incidente.
Più indietro poi è stata bella anche la lotta per la terza posizione, nella quale alla fine ha avuto la meglio
Eugene Laverty, nonostante una caviglia malconcia a causa della caduta rimediata nei test di questa settimana in sella alla
Suzuki MotoGp. Per il nordirlandese si tratta di un risultato però molto importante per il morale, visto che era dalla vittoria di
Phillip Island che mancava l'appuntamento con il podio.
Dietro di lui hanno completato la top five
Davies ed Elias, mentre merita di essere sottolineata anche la grande rimonta di
Jonathan Rea: l'incidente della prima curva lo ha rallentato, facendolo precipitare al 20esimo posto, ma il britannico della
Honda è risalito fino alla sesta piazza, conquistando anche lui 10 punti che lo mantengono al secondo posto nel Mondiale. Il quadro delle prime posizioni si chiude con
Leon Haslam e Davide Giugliano, debilitato da una forte intossicazione alimentare, con
David Salom che si è imposto tra le
EVO grazie all'ottimo nono posto ottenuto in sella alla sua
Kawasaki.
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