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Pirelli: due nuove soluzioni posteriori a Portimao

In realtà le novità sono quattro, perché ce ne sono anche due dedicate alla classe Supersport

L’appuntamento del Campionato Mondiale eni FIM Superbike che si correrà il prossimo weekend in Portogallo, all’Autódromo Internacional do Algarve, è l’ottavo appuntamento stagionale dei tredici previsti a calendario e Pirelli continua nella sua attività di sviluppo per offrire ai piloti di tutte le classi sempre soluzioni nuove e più performanti e, allo stesso tempo, per mantenere i propri prodotti di gamma in vendita sul mercato sempre aggiornati e competitivi.

Ecco spiegato perchè per Portimão la casa di pneumatici italiana metterà a disposizione dei piloti ben 4 nuove soluzioni posteriori, due per la classe regina e altrettante per la Supersport. Tutte soluzioni in mescola morbida che meglio dovrebbero adattarsi al layout del circuito di portoghese ricco di saliscendi e piuttosto impegnativo per gli pneumatici e anche alle temperature che tipicamente in questo periodo dell’anno dovrebbero essere particolarmente elevate nella zona dell’Algarve.

In ottica Campionato questo round potrebbe rivelarsi fondamentale: in Superbike dopo la doppietta di Misano Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) guida la classifica generale con 251 e un vantaggio di 39 punti sul pilota francese Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) e di 41 sul compagno di squadra Loris Baz, in Supersport sembra invece essere battaglia tra Michael van der Mark (Pata Honda World Supersport), 135 punti in classifica, e Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse), 107 punti.

PORTIMAO VS PNEUMATICI: UN SALISCENDI IMPEGNATIVO

Il tracciato portoghese è stato disegnato dall’architetto Ricardo Pina e misura 4592 metri con il rettilineo d’arrivo che ha una lunghezza di 835 metri e con 9 curve a destra e 6 a sinistra, una pendenza massima di 57 metri e raggi di curva che vanno da un minimo di 23 metri ad un massimo di 207 metri. Il pilota in pole position parte dal lato destro della pista.

Dopo l’inaugurazione nel 2008, l’asfalto del circuito ha perso parte del suo grip e, in generale, l’Autódromo Internacional do Algarve, è uno dei circuiti che più esalta la capacità dello pneumatico di lavorare in condizioni molto differenti.

La parte del tracciato più dura per gli pneumatici è l’ultima curva lunga 350 metri e con un tempo di percorrenza di circa 6.5 secondi, a causa infatti dell’ampio raggio di curvatura, circa 150 metri, la moto è in costante accelerazione e passa da 150 a 250 Km/h con un angolo di piega di 50° circa. Questo provoca un incremento notevole della temperatura sul lato di pneumatico interessato dalla piega, in particolare quello posteriore che deve resistere al forte calore e garantire una forte forza laterale e la possibilità alla moto di accelerare. Avendo tempi di percorrenza alti e angoli di piega fissi (soprattutto in caso di assenza di grip) si generano quindi elevati spinning e significativi picchi di temperatura localizzati a 45-50° sulla spalla dello pneumatico. L’indebolimento della mescola per via termica causa, anche con un asfalto più liscio, importanti livelli di asportazione materiale. Per questo motivo al termine delle gare è possibile notare le spalle degli pneumatici molto consumate.

Al contrario le curve 5, 8, 11, 13, e 14 hanno un raggio di curvatura molto piccolo, approssimativamente 30 metri, in cui il pilota deve frenare fino ad una velocità molto ridotta. Percorsa metà curva, la moto richiede allo pneumatico posteriore, che è molto freddo, una forte accelerazione longitudinale fino a 1G con un angolo di piega di 50°. Gli pneumatici sono particolarmente freddi soprattutto quando si inseriscono nelle curve a sinistra, le numero 5 e 13.

Lo pneumatico posteriore passa da temperature basse a temperature elevatissime, quello anteriore, facendo riferimento alle curve sopracitate, deve essere in grado di entrare in curva in modo rapido e preciso. Al termine del rettilineo di arrivo, quindi alla prima curva che ha un raggio di 100 metri che permette ai piloti di mantenere una velocità superiore ai 100 Km/h, lo pneumatico anteriore è particolarmente stressato perchè deve percorrere circa 80 metri in piega e allo stesso tempo in frenata.

Considerando il caldo pre estivo, sarà molto importante bilanciare questi aspetti nella scelta dello pneumatico posteriore: grip della mescola, resistenza all’asportazione di materiale, elasticità dello pneumatico a caldo, questo per impedire effetti di decompattamento, movimento in percorrenza e perdità di supporto.

A differenza del posteriore, che subisce poche ma intense sollecitazioni meccaniche/termiche, l’anteriore è costantemente impegnato in curve a percorrenza lente e ad ingresso rapido con raggio di curvatura piccolo. Questo costringe il pilota a frenate brusche, anche in discesa. Generalmente non si osservano problemi di usura sui pneumatici anteriori, si usano spesso gomme con elevato grip (SC1). L’aspetto importante da considerare è però il supporto dell’anteriore a caldo (necessario per una buona precisione), in particolar modo durante l’inserimento alla prima curva.

LE SOLUZIONI PIRELLI PER LE CLASSI SUPERBIKE E SUPERSPORT

Pirelli si presenta all’ottavo appuntamento del Campionato Mondiale eni FIM Superbike portando un totale di 4.362 pneumatici in grado di far fronte alle esigenze di tutte le classi. Di questi 1.855 sono dedicati ai piloti Superbike, 1.350 a quelli Supersport, 432 sono quelli per la Superstock 1000, 525 per la Superstock 600 e 200 per la European Junior Cup.

In Superbike ciascuno pilota può contare per l’intero weekend di gara su una fornitura di 72 pneumatici DIABLO Superbike di cui 32 anteriori e 40 posteriori.

All’anteriore tre le alternative: la SC1 e la SC2 standard e la SC1 di sviluppo S1699, che ha debuttato con successo ad Aragón ed offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve a favore di una migliore precisione di guida. E’ stata la soluzione più utilizzata anche ad Assen, Imola, Donington e Misano.

Quattro in totale le opzioni posteriori, di cui due in comune a tutti i piloti e una terza diversa per piloti Superbike e per quelli EVO. Le due soluzioni disponibili per tutti i piloti sono la SC0 di gamma, soluzione morbida ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate e la S1185, SC1 di sviluppo inizialmente disponibile per i soli piloti Superbike e ora a disposizione anche dei piloti EVO. Ha debuttato ad Aragón come alternativa della SC1 di gamma rispetto alla quale garantisce un'usura più omogenea e una migliore performance.

Nuove invece le soluzione ad hoc per ciascuna classe. La terza ed ultima soluzione per i piloti Superbike sarà la nuova SC0 di sviluppo T0384 portata finora solo ai test di Imola e che rispetto alla soluzione di gamma dovrebbe garantire un grip eccellente anche con temperature molto elevate.

Nella categoria EVO i piloti potranno contare invece sulla nuova SC0 di sviluppo T0532, portata finora solo ai test di Imola e che, se confrontata con la SC0 di gamma, dovrebbe offrire migliori performance a parità di solidità e durata.

Inoltre i 20 piloti che accederanno alla Superpole del sabato avranno come sempre a disposizione uno pneumatico da qualifica in mescola molto morbida che permette 1-2 giri alla massima prestazione.ù

In Supersport, gli pneumatici DIABLO Supercorsa SC nel carnet di ciascun pilota saranno 54 divisi tra 27 all’anteriore e 27 al posteriore.

SC1 e SC2 di gamma saranno le opzioni per l’anteriore affiancate dalla nuova soluzione di sviluppo in mescola SC1 S1485 che ha debuttato con successo a Misano e che dovrebbe garantire un maggior sostegno nell’approccio alle curve a favore di una migliore precisione di guida.

Al posteriore oltre alla specifica S0624, alternativa della SC1 di gamma, rispetto alla quale risulta essere più robusta ed offrire più grip, già presente anche ad Aragón, Assen, Imola e Donington i piloti potranno contare su due nuove soluzioni morbide. La T0813 che utilizza un profilo già utilizzato quest'anno in Australia e lo scorso anno a Jerez e Istanbul ed è stata progettata tenendo in considerazione il layout del circuito di Portimão e le alte temperature che vi si potrebbero incontrare in questa stagione. Rispetto alla T0814, l’ultima opzione anch’essa morbida con elementi interni atti a controllare la temperatura d’esercizio diversi rispetto alle altre soluzioni, la T0813 si differenzia per la temperatura d'esercizio che dovrebbe permettere alla gomma di restare più fredda.

Oltre agli pneumatici da asciutto, pneumatici intermedi DIABLO Wet e pneumatici da bagnato DIABLO Rain sono previsti per tutte le classi.

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