Max Biaggi lancia un altro messaggio a tutti i suoi inseguitori nella classifica iridata della
Superbike andando a conquistare la sua terza vittoria consecutiva in
gara 1 a Motorland Aragon. Una prima frazione che ci ha fatti tornare indietro di 12 mesi, quando il pilota dell'
Aprilia si era reso protagonista di uno spettacolare duello con
Marco Melandri.
L'unica differenza rispetto ad allora è che oggi il ravennate è in sella ad una
BMW, ma lo spettacolo non è stato assolutamente da meno. I piloti di casa nostra, dunque, hanno dimostrato ancora una volta di avere qualcosa in più rispetto al resto del gruppo quando si tratta di andare ad affrontare un tracciato estremamente tecnico come il saliscendi spagnolo.
Max aveva anche tentato la fuga nei primissimi giri di gara, quando alle sue spalle si era scatenata una bella battaglia per il secondo posto. Una volta raggiunta questa posizione,
Melandri però ha iniziato una rimonta inesorabile, che lo ha portato ad agganciare il
"Corsaro" intorno alla metà della corsa. A questo punto è iniziata una battaglia di nervi, con una lunga serie di sorpassi e controsorpassi.
Quello decisivo è arrivato a poco più di un giro dal termine, quando
Biaggi ha piazzato una staccata micidiale al fondo del lunghissimo rettilineo opposto. Poi si è reso protagonista di un capolavoro nell'ultima tornata, sfoderando un clamoroso 1'59"0 a gomme finite che gli ha consentito di mettersi un piccolo margine di sicurezza tra sé e la
S1000RR dell'inseguitore.
Margine che invece non è così piccolo in campionato, visto che il pilota romano ora ha ben 60 lunghezze di vantaggio su
Melandri, che è salito al secondo posto approfittando anche dalle cadute di
Jonathan Rea, rimasto coinvolto in una carambola alla prima curva, e di quella più clamorosa di
Tom Sykes.
Il pilota della
Kawasaki sembrava in grado di artigliare un buon terzo posto, ma all'ultimo giro si è toccato con
Ayrton Badovini, scivolato nel tentativo di andare a prendere il gradino più basso del podio, andando a colpire la gomma posteriore della
ZX-10R e costringendo entrambi al ritiro.
A trarne vantaggio è stato
Carlos Checa, che quindi ha piazzato la sua
Ducati al terzo posto su una pista che sulla carta le doveva esserle particolarmente indigesta. In questo modo il campione in carica ha limitato i danni, rimanendo a -69 da
Biaggi. Ottimo poi il quarto posto di
Chaz Davies, che si è tolto la soddisfazione di mettere la sua
Aprilia del
team ParkinGo davanti a quella ufficiale di
Eugene Laverty.
Clamorosa pure la rimonta di
Michel Fabrizio, sesto alla bandiera a scacchi dopo essere rimasto anche lui coinvolto nella carambola della prima curva, della quale ha fatto le spese soprattutto
Jakub Smrz, finito in Clinica Mobile con delle contusioni, ma fortunatamente senza nulla di rotto. La top ten poi si completa con
Leon Haslam, Davide Giugliano, Leon Camier e Maxime Berger.
World SBK - Motorland Aragon - Gara 1
World SBK - Classifica campionato
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